CROAZIA

La temperatura si sta facendo sempre più calda, ed il brillare dei raggi del sole estivo sulle possenti mura dell’antica Ragusa acceca quasi la vista se non si è muniti di un buon paio di occhiali da sole.

Mi ritrovo ai piedi della Porta Pile dopo aver trascorso le ultime ore lungo i due chilometri di bastioni a picco sul mare che circondano la città.
Eretta per proteggere l’antico centro storico, questa formidabile barriera difensiva può regalare a chiunque uno scenario mozzafiato sulla città e sui territori limitrofi. Grazie alle sue cinque fortezze e alle numerose torri permette davvero di vivere la sensazione di sentirsi parte di una pagina di un libro di storia medievale o di un racconto fantasy. E’ un percorso piacevole, ricco di spunti fotografici molto suggestivi, se non fosse per l’affluenza di visitatori molto alta.

Vista sulla città dalla mura

Dubrovnik è una città ricca di storia che vanta trascorsi abbastanza turbolenti. I più lontani, legati alla Repubblica di Venezia, ed il più recente, tristemente ricollegabile alla guerra dei Balcani.

Dopo aver fatto scorta di bottigliette d’acqua in un baretto poco distante, mi lascio quindi alle spalle Porta Pile, questo portale cinquecentesco costituito da un antico ponte levatoio sopra il cui arco si trova la statua di San Biagio, il patrono della città.
Le sue reliquie sono conservate nella Cattedrale dell’Assunzione della Vergine, costruita secondo la leggenda grazie ad una donazione del re inglese Riccardo Cuor di Leone, di ritorno dalla terza crociata e sopravvissuto all’affondamento della sua nave al largo dell’Isola di Lokrum, situata di fronte alla città.

Mi infilo lentamente lungo lo Stradun, il corso principale che separa in due parti la Città Vecchia.
E’ quello il cuore di Dubrovnik, la “perla dell’Adriatico”, la località turistica della costa dalmata più rinomata di tutta la Croazia. Un luogo ideale per qualsiasi tipo di vacanza si voglia trascorrere.
Lo Stradun, chiamato anche Placa, è la via più importante del centro storico, un dedalo di stradine lungo le quali si alternano monumenti, piazze, antichi palazzi, gelaterie e ristoranti. E naturalmente gli immancabili negozi di souvenir e prodotti tipici locali, tra i quali spiccano le magnifiche candele colorate fatte a mano.

Tipiche candele artigianali di Dubrovnik

Intorno alla fontana di Onofrio mi imbatto nella concentrazione di persone maggiore e sono costretto a fare un po’ di slalom per proseguire. E ‘normale in questo periodo dell’anno, quando la città è letteralmente presa d’assalto da turisti di tutto il mondo.
Sono tutti raggruppati per ristorarsi o per ascoltare le spiegazioni delle numerose guide intorno a questa fontana costruita nel 1438 dal costruttore Giordano Onofrio, allo scopo di donare alla città un acquedotto che potesse garantire l’approvvigionamento idrico ai suoi abitanti. Rispetto all’originale la fontana oggi è danneggiata e preserva solo una parte delle maschere scolpite che l’adornano.

Non nego che le acque della fontana possano offrire un ristoro momentaneo, ma è di un bel tuffo in mare la cosa di cui ho più bisogno in questo momento.
Molti sono i luoghi e le spiagge da queste parti dove potersi concedere un bel bagno di sole e di mare, e le migliori sono quelle della vicina isola di Lokrum. La presenza massiccia di turisti e visitatori però mi induce a rinunciare a optare per una destinazione troppo gettonata.
Conosco una piccola spiaggia poco frequentata, che si raggiunge grazie ad un percorso che si snoda tra vicoli e abitazioni.
Lì finalmente potrò godermi in assoluto relax il mio pomeriggio, e prepararmi per l’altrettanto invitante programma che la Dubrovnik notturna è in grado di offrire.