DANIMARCA

PHOTO DIARY

Luglio 2010, Copenhagen, Danimarca

“You are now entering the EU”

Fisso ancora per alcuni secondi la curiosa e quanto mai originale scritta sopra la mia testa. Dopodiché faccio un altro passo, tornando ufficialmente a calpestare suolo europeo, lasciandomi così alle spalle il territorio indipendente della città libera di Christiania, dove l’anarchia diventa una vera e propria attrazione turistica per appassionati e non.

Situata nel distretto di Christianshavn, nel cuore di Copenhagen, può essere considerata una po’ una sorta di città utopica leggendaria dove non circolano auto ed i suoi anarchici abitanti dall’indole ribelle vivono senza seguire particolari regole. Un perimetro urbano ben definito, all’interno del quale non esiste forma di violenza e si può acquistare cannabis apertamente, e dove naturalmente è praticamente vietato scattare fotografie.
E’ dal 1971 che la capitale danese si può sfregiare di questa sorta di villaggio hippie autogovernato, sorto grazie ad un gruppo di giovani che un bel giorno hanno deciso di occupare una ex base navale situata tra una foresta e un canale.

Ingresso del quartiere di Christiania

Ingresso del quartiere di Christiania

Trovo Copenhagen magnificamente caotica e diversa dalle altre capitali del Nord Europa. Credo anche che il suo simbolo, la celebre Sirenetta (in lingua danese Den lille Havfrue), sia la giusta rappresentazione del connubio tra umanità e fantasia, tra realtà e sogno.

Molti la conoscono, del resto è una delle più famose attrazione turistiche della Danimarca e sicuramente la fanciulla più fotografata ed ammirata del Paese. Dal 1913 accoglie i viaggiatori al molo di Langelinje dando loro il benvenuto.
La statua rimanda alla protagonista della favola scritta dallo scrittore danese Hans Christian Andersen nel 1837, una sirena infelice che sogna di poter camminare sulla terra ferma per trovare l’uomo di cui si è perdutamente innamorata.

La celebre sirenetta di Copenhagen

La celebre sirenetta di Copenhagen

Gli abitanti di Copenhagen rispecchiano i pregi e i difetti dei danesi, un popolo interessante ed al tempo stesso straordinario.


C’è del marcio in Danimarca!

La vecchia citazione shakespeariana del famoso Amleto forse poteva andare bene nel XVI secolo, ma è ben lontana dal presente attuale.
I danesi sono sorridenti e cordiali, amanti dell’ecologia e delle biciclette. Ed hanno un forte senso patriottico, infatti vedi bandierine rosse e bianche un po’ dappertutto.

Diciamo che agli occhi di un italiano possono apparire po’ troppo precisi e poco flessibili, ma questo del resto fa parte del DNA di tutti i popoli scandinavi. Anche i loro usi e costumi possono ugualmente apparire bizzarri e sicuramente differenti, ma è solo questione di abitudine.

Vivono in un territorio dal clima mutevole, con un tempo birichino che cambia spesso. Si passa dal sole al vento e alla pioggia in pochi minuti, e la cosa migliore da fare infatti quando si visita la Danimarca è vestirsi a cipolla.
Le loro case non hanno le tende alle finestre, non trovi una buca nell’asfalto neanche se la cerchi di proposito e una birra ti costa come una cena.
Ma basta abituarsi…

Graffiti pieni di significati ed allusioni di ogni tipo, chioschi maleodoranti e grottesche torri sono solo alcuni dei simboli della capitale di questo Paese posizionato proprio al centro dell’Europa. Una città brulicante di persone in movimento, multiculturale e multietnica, fredda e forse un po’ distaccata, ma allo stesso tempo aperta e molto umana.

Un’apertura tale che rende possibile l’esistenza di un luogo come Christiania in uno Stato fortemente regolato e basato su solidi equilibri sociali.

E’ solamente entrando nel vivo della sua atmosfera cittadina che ci si rende conto della bellezza di una delle città più ecologiche del mondo, attraversata da chilometri di piste ciclabili, ed illuminata durante l’estate dai fantastici giochi di luce creati da quel sole nordico che non sembra avere mai voglia di tramontare.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

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