EGITTO

PHOTO DIARY

Novembre 2005, Il Cairo, Egitto

Affondo le scarpe nella sabbia con rispetto e riverenza, facendomi distrarre dai chiassosi teatrini che sorgono spontanei qua e là tra i turisti, loquaci cammellieri e sfrontati bambini intenti a vendere souvenir anche ai sassi.
Questo suolo è stato calpestato da milioni di persone prima di me.
Ha visto ergersi ed arrivare alla grandezza eterna un mondo affascinante e mistico che da sempre inquieta e incuriosisce. La culla di una civiltà antichissima durata niente meno che temila anni, che ha raggiunto vette di conoscenza e di sapere da lasciare allibiti, e che sicuramente meriterebbe più risposte alle molte domande che tuttora sorgono spontanee.
Partendo proprio dai faraoni, antichissimi e divini sovrani innalzati dai loro sudditi alla carica di vere e proprie divinità.

Piramidi di Giza

Piramidi di Giza

L’antico e misterioso Egitto è un Paese contraddittorio e indecifrabile. I suoi maestosi monumenti millenari, edificati nei secoli lungo la fertile Valle del Nilo, si ergono fieri spartendosi il panorama con gli edifici più moderni. Sono gli ultimi baluardi di un popolo lontano ma ancora oggi attuale, di una cultura così avanzata da aver profondamente influenzato l’evoluzione di tutte quelle successive che sono nate intorno a lei.

Fa molto caldo e decido di sedermi per un attimo in solenne contemplazione delle piramidi e della Sfinge, il loro fedele e inamovibile guardiano millenario. La Piramide di Cheope è rimasta per ben quarantaquattro secoli l’edificio più alto al mondo prima che venisse costruita la Tour Eiffel.

Ma quello è solo una parte dell’immenso tesoro che questa terra offre. Qui un viaggio solo non sarà mai sufficiente per poter vedere e vivere tutto.
Alessandria, il tempio di Karnak a Luxor, l’antica Tebe, capitale dell’Alto Egitto e ricca di geroglifici e di colonne che si estendono quasi come una foresta di pietra, le tombe della Valle dei Re ad Abu Simbel sono solo alcune delle immagini che mi piace associare a questi luoghi ricchi di storia e potere spirituale. E questo perché per me l’Egitto è, e rimarrà sempre, uno dei simboli più grandiosi dell’archeologia e della storia dell’umanità.

Campi coltivati lungo il fiume Nilo

Campi coltivati lungo il fiume Nilo

E’ un Paese di opposti sorto in un territorio nel quale scorre lento e inesorabile come un serpente uno dei più grandi corsi d’acqua del mondo, il Nilo, le cui piene determinano da sempre l’alternarsi dei periodi di fertilità e di quelli di siccità. Simboli millenari naturali di cibo e carestia, vita e morte, bene e male.
Tutto il pensiero egiziano è dominato da questo confronto degli opposti. Lo respiri nell’aria, lo percepisci confrontandoti e parlando con le persone.
Alla magnificenza e agli sfarzi del passato fa da contraltare l’Egitto moderno, con la sua popolazione giovanissima, i problemi sociali e i conflitti politico economici quotidiani. Con la sua povertà evidente e i suoi eterni dilemmi da Terra di Mezzo tra Occidente e Oriente, tra Cristianesimo e Islam, tra emancipazione e intransigenze.

Mi viene difficile fare una classifica tra tutte le emozioni che si provano facendo un viaggio in Egitto, perché ogni cosa che fai è come se la facessi sempre per la prima volta. Trovarti di fronte alla magnificenza delle piramidi, una corsa nel deserto sul dorso di un cammello o navigare lungo il Nilo sono solo alcune delle cose che, insieme a mille altre ancora, non cesseranno mai di lasciarti ogni volta qualcosa di nuovo.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

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