GIAMAICA
PHOTO DIARY
Le cascate di Dunn’s River sono una delle attrazioni più affascinanti della Giamaica, ed arrivare alla fine della scalata che collega i differenti livelli una sfida divertente ed entusiasmante, anche se un po’ faticosa.
Ora che sono arrivato in cima infatti posso tirare il fiato e guardare con soddisfazione verso il basso, lungo i 180 metri di percorso che coprono l’altezza di circa 50 metri dal punto di partenza.
Si tratta di un insieme di piccole cascate a terrazza che scorrono maestose in mezzo a una lussureggiante vegetazione fatta di palme, felci ed ogni tipo di fiore che si può immaginare.
Ho impiegato circa un’ora e un quarto per completare la risalita, considerando le brevi soste tra le pozze d’acqua che si formano naturalmente nei punti di dislivello tra i vari gradini.
Fortunatamente mi sono dotato di un buon paio di scarpette di gomma, per intenderci quelle che si usano per camminare sugli scogli o dove i fondali non sono così sicuri. I gradini di varie dimensioni ed altezze sono infatti abbastanza insidiosi e si rischia di scivolare o farsi male alle dita. L’acqua è piuttosto fredda, e non vedo l’ora di tornare a fare il bagno nel mare, dove la temperatura è sicuramente più corroborante.
Il fiume Dunn è uno dei pochi al mondo che si getta direttamente nel Mar dei Caraibi, ed alle pendici delle cascate, il punto da dove si parte per la scalata, si trova una stupenda spiaggia di sabbia bianca.
La zona è talmente bella che è stata usata per le riprese di alcuni film, tra i quali il primo della mitica serie dell’agente segreto James Bond, intitolato Dr. No e datato 1962, e Cocktail, del 1988, con un giovane Tom Cruise che interpreta la parte di un affascinante barman che tenta la fortuna proprio in Giamaica.
Ma del resto la natura lussureggiante su quest’isola la fa ancora da padrona in molte sue aree, e lo stessa filosofia dei giamaicani è basata su una perfetta simbiosi con i suoi elementi.
I famosi rasta man locali basano la loro cultura sulla naturalezza, sul legame con le cose reali senza però lo stress o l’ossessione per il possesso materiale. Sono vegetariani e fumano la marijuana in modo quasi rituale.
In una delle sue canzoni il cantautore, chitarrista e attivista giamaicano Robert Nesta Marley, più conosciuto come Bob, dice:
“
È la notte la vera musica che sento: rane, grilli, i suoni della natura. La musica è il canto della terra.
– BOB MARLEY
Tra i molti messaggi e tematiche trasmesse dai suoi testi c’è proprio l’importanza del contatto con la semplicità della natura in tutte le sue forme. Bob Marley può essere considerato uno dei simboli di questa terra, e viene identificato come il migliore e il più affermato artista del genere musicale reggae.
Con le sue canzoni denuncia principalmente l’emarginazione dei poveri da parte del potere, e per questo è diventato anche una delle icone della lotta proletaria o contro ogni forma di razzismo e discriminazione sociale. Con le note e le parole delle sue melodie ha diffuso nel mondo un messaggio di pace e di libertà, per molti difficile da comprendere in ogni sua sfaccettatura, ma sicuramente profondo e alternativo.
Un po’ come è alternativa e particolare la cultura di questo popolo, che nonostante le apparenze e le stravaganze affronta l’esistenza con grande semplicità e forse qualche contraddizione di troppo.
I giamaicani campano di turismo, ma adorano prendere in giro i turisti, tanto che ad esempio nel mercato qui a Ocho Rios si trova di tutto, ma soprattutto scarpe di pessima qualità, souvenir dalle forme falliche, frutta sconosciuta, venditori che non si reggono in piedi per quanta marijuana si sono fumati, e luccicanti abiti da donna appesi a grucce e stampelle che si allargano all’altezza del ventre e del fondo schiena. Decisamente adatti per essere indossati da donne giamaicane dalle forme giunoniche, ma forse non proprio un toccasana per l’autostima delle turiste abituate alle vetrine delle città europee.
In Giamaica bisogna dimenticarsi di avere fretta, perché tanto viene scoraggiata immediatamente. “Ya man”, ti potrebbe dire un cameriere se chiedi un bicchiere vuoto, ma fai più in fretta a bere dalla bottiglia prima che decida di portartelo.
Per fare un altro esempio in Giamaica sono molto religiosi. Ci sono un sacco di chiese che spuntano qua e là come funghi, e tendenzialmente le comunità sono molto coinvolte nei riti domenicali, ma la fedeltà coniugale non è sicuramente un fiore all’occhiello di cui i giamaicani si possono vantare.
E’ molto comune infatti che le donne abbiano figli da padri diversi, e che gli uomini possano avere figli da donne diverse. Il concetto di matrimonio e di unione come tale è molto aleatorio, e nella maggior parte dei casi i bambini vengono educati dalle nonne o dalle sorelle più grandi, in una sorta di grande famiglia un po’ più allargata, molto free style e assolutamente… no problem.
Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!
Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!
Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.
Lascia un Commento