IRLANDA

PHOTO DIARY

17 Marzo 2021


È in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta, il vento dell’ovest rideva gentile.
E in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti, mi hai preso per mano portandomi via.

IN UN GIORNO DI PIOGGIA – MODENA CITY RAMBLERS

Esattamente oggi si è celebrato San Patrizio, uno dei giorni più importanti e significativi per chi come me ha vissuto in quella terra incantata che prende il nome di Irlanda.

E’ stato un St. Patrick’s day anomalo, il secondo da quando la pandemia ha sradicato completamente il nostro modo di vivere e interagire con le persone. 
Ed è proprio per questo che ho deciso di rimandare questa pagina di diario al giorno che tornerò a Dublino ed in Irlanda.

I ricordi di quell’anno della mia vita sono prevalentemente stampati su pellicola fotografica, e per questo non troverai foto come per gli altri Paesi, ma ti lascio qualche frammento disordinato di quello che è stata per me l’Irlanda. E di ciò che tanto mi ha fatto amare la “isola di smeraldo”.

L’Irlanda è stata per me prima di tutto i viaggi nei weekend con le auto noleggiate per visitarne gli angoli più sperduti e meravigliosi. Insieme a tutti loro, nuovi e vecchi amici, colleghi di lavoro o flatmates (coinquilini) al motto di “Follow your heart!” (segui il tuo cuore).
Il perdersi nell’orizzonte dell’Oceano Atlantico dalle Cliffs di Moher a Galway, l’andare alla ricerca di ostelli liberi nel cuore della notte, l’attraversare i verdi pascoli dell’interno dove ci sono più pecore che persone, l’imparare a guidare a sinistra.

E’ stata per me quella maledetta pioggerellina che quasi giornalmente ti faceva visita. Era così leggera che l’uso dell’ombrello diventava del tutto inutile, e comunque lo avresti dimenticato da qualche parte.
E quel cielo talmente basso che ti sembrava davvero di poter afferrare le nuvole!


Dal Donegal alle isole Aran

E da Dublino fino al Connemara
Dovunque tu stia viaggiando con zingari o re
Il cielo d’Irlanda si muove con te
Il cielo d’Irlanda è dentro di te.
CIELO D’IRLANDA – FIORELLA MANNOIA

E’ stata per me tutte le feste organizzate tra studenti o colleghi dove arrivavi a qualsiasi ora della notte ed eri sempre il benvenuto. La sola ed unica condizione era presentarsi con qualcosa di alcolico da bere.

L’Irlanda è stata per me il primo venerdì sera della mia vita a Dublino (un vero battesimo del fuoco), le jam session di musica irlandese e le serate rock live nei pub, il Festival Metal di Dublino con Javier e Jan ed i folli tentativi di imparare a ballare le danze tradizionali irlandesi al corso dove mi aveva iscritto la mia amica Sarah.

L’Irlanda è stata per me il carattere e l’indole degli irlandesi, persone gentili, ospitali e cordiali, un po’ testarde ed irascibili a volte, ma dal grande cuore.

E’ stata per me le partite di calcio della domenica pomeriggio dove difficilmente trovavi tre persone della stessa nazionalità nella stessa squadra, e dove era fallo solo se ti eri fatto davvero male e iniziavi a sanguinare.

L’Irlanda è stata per me le esperienze lavorative che mi hanno aiutato a crescere e a capire cosa vuol dire lavorare in un contesto multietnico dove non esiste razza e provenienza sociale, ma solo la meritocrazia.

E’ stata l’accogliente casetta condivisa di Geoffrey Keating Road, a Dublin 8, la spesa alla Tesco o a Dunnes Store, le mie due amate biciclette (la prima me l’hanno rubata), le vasche su e giù per il Temple Bar, i gruppi di ragazze svedesi al Phoenix Park e i taxi notturni a 5 Euro grazie ai quali riuscivi a tornare a casa.

L’Irlanda è stata per me tutto questo, e molto altro ancora.

Mi congedo così, brindando con una pinta di Guinness e con un slainte! (salute in gaelico).

Slainte!

Slainte!


Insieme alla celebre Benedizione del Viaggiatore Irlandese, un vero e proprio inno per coloro che amano viaggiare e incontrare nuove persone.
Un po’ come il popolo di Irlanda, fatto di viaggiatori e migranti sparsi in tutto il mondo e mai stufi di fare nuove esperienze.


Sia la strada al tuo fianco,

il vento sempre alle tue spalle,
possa il sole splendere caldo sul tuo viso,
e la pioggia cadere dolce sui tuoi campi e,
finché non ci incontreremo di nuovo,
possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

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