LETTONIA

PHOTO DIARY

Luglio 2015, Riga, Lettonia

Ogni strada di Riga ha qualcosa da raccontare.
E soprattutto la parte vecchia, il centro storico e più antico della città, esprime nei suoi edifici e nelle sue architetture la storia di questa parte di Europa.

Costeggiando il lungofiume del Diuvaga mi addentro nella Riga Vecchia al centro della quale si erge maestoso il Rigas Doms, il duomo, la più grande chiesa medievale di tutto il Mar Baltico e la cattedrale più importante di tutta la Lettonia.

Si possono riconoscere nei suoi elementi architettonici i simboli della tradizione luterana protestante fatta di austerità ed elementi gotici. Non è però l’unico edificio che mi permette di riconoscere i molti segni dell’influenza tedesca sulla città e sulla Lettonia in generale.

Il fulcro della città, Riga Vecchia

Il fulcro della città, Riga Vecchia

Generalmente si tende a ricollegare le Repubbliche Baltiche alla Russia sia per vicinanza territoriale che per relazioni politico militari, ma la Lettonia può tranquillamente essere considerata una diramazione della cultura germanica verso l’oriente d’Europa.
Partendo dalle crociate contro i regni pagani di queste parti, passando per il periodo di appartenenza alla Lega Anseatica, e terminando con l’invasione delle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale, si capisce perché quasi la metà della popolazione ancora oggi sia in grado di parlare e comprendere a meraviglia il tedesco.

Uno degli esempi più famosi è la Statua di Rolando, che osservo dominare la Piazza del Municipio in tutta la sua maestosità. E’ stata dedicata all’eroe che viene considerato il difensore degli accusati, e pare che le distanze tra la città e le altre della Lettonia vengano calcolate dalla punta della sua spada.  

La Statua di Rolando, al centro della Piazza del Municipio

La Statua di Rolando, al centro della Piazza del Municipio

Passeggiando lungo strade ben tenute tra vecchie case di legno ed edifici art nouveau, cerco di apprezzarne i colori e gli scorci tenendo gli occhi costantemente rivolti verso l’alto, con lo scopo di lasciarmi trasportare da questo senso di leggerezza ed eleganza che l’ambiente circostante mi trasmette. Tutte le facciate delle case attraggono la mia attenzione, grazie a quelle grandi finestre fatte apposta per raccogliere la maggior luce possibile durante i mesi invernali, ma soprattutto per la presenza di una fantasiosa varietà di animali scolpiti sui tetti e sugli architravi: leoni, lupi, gatti e orsi, ma anche draghi ed inquietanti gargoille.

E’ il posto ideale, soprattutto al tramonto o alla sera, per godersi una birra o una cioccolata in uno dei tanti piccoli locali che la popolano, lasciandosi alle spalle stanchezza, stress e problemi.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

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