LITUANIA
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Sebbene si collochi un po’ in disparte dalle rotte turistiche tradizionali, la Lituania è una terra molto pittoresca.
E’ ricca di tradizioni e storia che si legano alla sua antica lingua, puntinata di castelli medievali e chiese gotiche e barocche, e il suo territorio è caratterizzato da laghi e spiagge sabbiose dalle dune multiformi.
Ed anche vagando su e giù per le stradine di ciottoli della piccola ma accattivante Klaipėda ti ritrovi piacevolmente a scoprire perle insolite e particolari che stuzzicano la fantasia.
E’ stata, come molte altre delle Repubbliche Baltiche, una cittadina tedesca, e qualcosa di quell’atmosfera è sopravvissuto fino ai giorni nostri. Lo respiri nell’aria, nelle persone, nelle sue architetture.
Sebbene possa sembrare a primo impatto poco rilevante, dopo Vilnius e Kaunas è la terza città più popolata del Paese, ed è stata la capitale della Prussia Orientale con il nome di Memel.
Il suo passato germanico è stato per lungo tempo rappresentato dalla presenza dei cavalieri crociati dell’Ordine dei Portaspada e dall’appartenenza alla Lega anseatica.
Finisco di assaporare la mia tazza di rinomato tè all’ambra che si dice abbia proprietà anti infiammatorie e rilassanti, e mi preparo per ricominciare la mia visita.
Da queste parti trovi l’ambra anche nelle bevande e negli infusi, oltre che nelle vetrine dei negozi. Questo perché possiede proprietà curative, oltre che essere considerata una delle materie prime più preziose al mondo per la realizzazione di gioielli e oggetti pregiati.
Viene soprannominata “l’oro della Lituania”. Sia qui a Klaipėda che nella piccola cittadina di Palanga vi sono laboratori dove si può ammirare tutto il processo di lavorazione dalla materia prima al prodotto finito, con la possibilità di acquistare i pezzi realizzati dai maestri artigiani.
Mentre a Karklé, nel Seaside Regional Park, è possibile ammirare i raccoglitori di ambra intenti a cercarla nella sabbia della baia. E’ un luogo molto gettonato dagli appassionati, dato che alla fine del 1800 è stato rinvenuto tra le sue dune uno dei più importanti reperti archeologici lituani, il Tesoro di Juodkrante, composto da più di 400 artefatti in ambra appartenenti al Neolitico e raffiguranti figure umane ed animali.
Pietre grezze di ambra lituana
La giornata è fresca ma soleggiata, e mi appresto a continuare con la mia ricerca delle statue della città all’interno della scacchiera di vie perpendicolari che compongono il centro storico.
Mi sono già imbattuto in quella della bambina, intenta a mandare un bacio ad un’altra raffigurante un bambino posizionata sulla sponda opposta del fiume, ed in quella del fantasma che si erge inquietante vicino al porto, proprio di fronte a quello che rimane dell’antico castello.
E’ la statua di uno spettro o di un uomo incappucciato, che uscendo dall’acqua del fiume si arrampica sul pontile tenendo in mano una lanterna. Secondo un’antica leggenda si tratta di una specie di menagramo che avrebbe fatto la sua comparsa per la prima volta 1595 proprio davanti al castello. Scoperto da Hans von Heide, una delle guardie di ronda, avrebbe criticato le scorse di grano e legname giudicandole insufficienti per l’annata a venire, e a quanto pare il suo pronostico si sarebbe avverato.
Le statue successive nelle quali mi imbatto sono quella di un topo e di un gatto con la faccia che ricorda quella di un anziano aristocratico. Il topo ha una dimensione molto ridotta, ma nei suoi 17 cm di altezza si dice che siano custoditi poteri magici tali da esaudire i desideri. Intorno alla figura sono infatti scolpite delle parole che tradotte significano: “Trasforma i tuoi pensieri in parole. Le parole diverranno magiche”.
Anche la statua del suo vicino di casa felino pare sia dotata di poteri magici che si avvererebbero accarezzando semplicemente la sua coda.
La statua del topino magico di Klaipėda
La mia ricerca continua e mi ritrovo di fronte alla scultura del dragone, una specie di drago cavo all’interno che a modi grondaia permette il passaggio dell’acqua che fluendo ricade su una impronta a forma di piede.
E’ un opera creata per ricordare una delle tante leggende che hanno come tematica la nascita della città. Pare infatti che due fratelli, Deer e Wolf, vennero spediti dalla propria gente alla ricerca di una nuova terra dove poter trasferire la loro tribù. Durante le loro perlustrazioni videro dall’alto di un’altura una spiaggia luccicante in riva al mare, e decisero che quello sarebbe stato il luogo perfetto.
Non trovandosi in accordo su come arrivarci, i due presero direzioni differenti. Deer scelse la strada più lunga ma sicura lungo il fiume, mentre Wolf scelse il percorso più breve ma insidioso tra le paludi. Una volta giunto a destinazione Deer decise di cercare il fratello che tardava, ma nelle paludi trovò soltanto un’impronta del suo piede, e da questo tragico evento deriva il nome della città, che unisce le parole klaiki (spaventoso) e peda (piede).
Non riesco a comprendere che legame abbia il drago con questa storia, ma a quei tempi i draghi erano un po’ come il prezzemolo e venivano collocati dappertutto a fare da contorno.
L’ultima delle sculture che incontro è una torre metallica con raffigurate lungo i suoi lati scene di vita quotidiana.
La scritta “Noi vediamo tutte le preoccupazioni, la felicità e la routine degli abitanti della città” la rende insieme alle altre statue una sorta di testimone invisibile ed immortale delle vicissitudini di questa terra e dei suoi abitanti, che con zelo ed armonia fanno del loro meglio per conservarne il patrimonio storico, l’eredità più importante di questo angolo di Europa.
Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!
Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!
Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.
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