NORVEGIA
PHOTO DIARY
Fiordi:
Adoro perdermi nell’ammirare queste montagne dai pendii verdissimi che si tuffano a picco nel mare.
Viaggio con la fantasia, creandomi immagini che si potrebbero ritrovare solo nei libri di favole o vedere in qualche film di ambientazione fantasy, ma che sembrano invece così reali qui, nel grande Nord.
Vedo orde di Troll, le creature umanoidi dall’aspetto orripilante appartenenti alla mitologia norrena di cui tanto i norvegesi vanno fieri, che discendono in marcia dalle rocciose ed appuntite vette circostanti, cadenzando i loro passi sul ritmo di un brano del maestro norvegese Edward Grieg.
Li amano così tanto da riprodurli ovunque, tanto che ne puoi trovare decine di versioni differenti in tutti i negozi di souvenir presenti immancabilmente in ogni villaggio e cittadina. Li puoi individuare addirittura anche sui cartelli di attraversamento stradale al pari di cervi ed orsi polari.
Laggiù, in lontananza, intravedo possenti drakkar vichinghi, le rapide imbarcazioni affusolate con la testa a forma di drago, che solcano agili ed incontrastati queste acque scure e brumose, accompagnati, perché no… dalle note della Cavalcata delle Valchirie o di un Tannhäuser di Richard Wagner.
Guardo le rive, e disegno con l’immaginazione due biondissime fanciulle in piedi lungo la spiaggia mentre indicano proprio queste imbarcazioni, sulle quali i loro amati dalle lunghe barbe stanno tornando a casa dopo mesi di scorribande e saccheggi in tutta Europa.
Le immagino ridere e correre felici lungo la piccola strada che conduce al villaggio situato al principio del fiordo, da centinaia di anni l’anima pulsante della presenza umana in questo ambiente da sogno, ma allo stesso tempo così naturalmente ostile e tenace, e così difficile da addomesticare.
Un ambiente contornato da una splendida cornice fatta di foreste, piccole e grandi cascate, ghiacciai perenni e verdi malghe, dove sparute fattorie si ergono isolate e fiere come baluardi di un mondo antico, il quale continua oggigiorno a preservarsi indomito come nel passato.
Navigando tra i fiordi viene spontaneo chiedersi come passino il tempo coloro che vivono in quelle dimore durante i lunghi mesi freddi e bui del grande inverno boreale nord europeo. In queste abitazioni alte con le pareti rosse, bordeaux o azzurre, con gli ampi casseri per il bestiame e l’immancabile trattore parcheggiato in mezzo a grandi prati verdissimi. E con quella bandiera con la croce rossa e bianca su sfondo blu issata e sempre esposta al sole e al vento, a testimonianza del grande nazionalismo di questo popolo.
Non riesco a identificare quale sia la cosa più bella della Norvegia. Me lo domando ogni volta che mi trovo nuovamente a navigare all’interno di uno dei suoi fiordi. Per qualcuno forse potrebbe risultare un po’ noiosa e monotona, con questi paesaggi verdi montagnosi che ad un occhio distaccato e superficiale possono apparire tutti uguali, ma al contrario penso sia una terra in grado di diffondere pace e armonia.
I turisti tedeschi adorano questo Paese. I più fissati sono in grado di dirti anche il nome degli scogli più anonimi dei singoli fiordi o quello delle singole vette all’orizzonte. Sono evidentemente attratti dal suo particolare fascino naturale, e da quella sorta di filo culturale invisibile che lega tra loro tutti i popoli germanici dal punto di vista storico, linguistico e religioso.
Non sono tedesco, ma se c’è un viaggio che ho sempre consigliato a tutti di fare almeno una volta nella vita è proprio questo. E soprattutto di farlo solcando le acque dei suoi fiordi, uno degli elementi più veri e incontaminati del suo grandioso paesaggio
Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!
Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!
Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.
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