PANAMA

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Aprile 2023, Colón, Panama

E’ stata una giornata lunga, di quelle praticamente uniche, che difficilmente si ripeteranno nella vita.
La mattinata è trascorsa lenta, e ho passato ore ad ammirare la navigazione lungo una delle più grandi opere di ingegneristica mai costruita.
Un’opera che viene considerata come l’ottava meraviglia del mondo (ciò non mi sorprende affatto) e che prende il nome di canale di Panama.

Percorrere il canale di Panama è un’esperienza incredibile, ed è solo navigandoci all’interno che ci si rende conto della sua magnificenza ed impeccabile organizzazione. E’ un progetto unico e grandioso, grazie al quale le navi non hanno più dovuto circumnavigare il continente americano, potendo quindi raggiungere l’altro oceano con un gran risparmio di tempo e denaro.

E’ lungo in tutto 81,1 km ed unisce l’oceano Atlantico con il Pacifico. Ha una profondità massima pari a 12 metri e la larghezza varia tra i 240 e i 300 metri nel lago Gatún, mentre è di 90/150 metri nel tratto del taglio della Culebra.
E’ costituito da un formidabile sistema di chiuse e conche che permette alle navi in transito di superare un dislivello totale di 28 metri in un tempo di percorrenza di circa 5 ore.
E’ attraversato ogni anno da migliaia di navi in entrambi i sensi, ed il pedaggio dovuto per la navigazione rappresenta la principale fonte dell’economia dello Stato di Panama. Questo pedaggio è piuttosto costoso, ma è comunque più conveniente della circumnavigazione del Sud America.
Il progetto originale risale al XIX secolo. Nel 1879 venne caldeggiato dal Congresso Internazionale di Parigi ed ebbe tra i suoi promotori il costruttore del Canale di Suez, Ferdinand de Lesseps.

Una chiusa lungo il canale

Una chiusa lungo il canale

Per viaggiare dall’oceano Atlantico al Pacifico e viceversa le navi devono superare il dislivello e attraversare tre chiuse: Miraflores, Pedro Miguel e Gatún. Il sistema ingegnoso che governa queste chiuse alza e abbassa il livello dell’acqua e quindi le navi.

Il canale non è solo uno dei migliori progetti in quanto a dimensioni, lo è anche proprio per le sue soluzioni ingegneristiche innovative.
Oltre alle già menzionate ed efficientissime chiuse è formato da acqua dolce, allo scopo di tenere lontana l’acqua salata e non permettere che la flora e la fauna dei due oceani si incontrino. Il lago artificiale Gatún serve come bacino per fare confluire l’acqua piovana e quella proveniente dalle foreste pluviali circostanti. Infine le locomotive elettriche poste su entrambi i lati delle chiuse permettono che le navi entrino in posizione corretta e che la mantengano per tutta la navigazione.

Lungo la navigazione ammiro le sterminate aree di giungla ed alberi, mentre in prossimità delle chiuse noto come questa grande opera sia stata anche resa una vera e propria attrazione turistica grazie alla creazione di enormi piattaforme panoramica, ristoranti con terrazza e negozi di souvenir. Sicuramente un modo spettacolare per scoprire i meccanismi del canale osservando le navi di passaggio.

Alla fine della navigazione lungo il canale sono arrivato a Colón, una cittadina ubicata in prossimità del mar dei Caraibi, ma la mia destinazione serale per concludere al meglio la giornata è stata Panama City, la capitale, situata sulla sponda opposta del Paese, proprio di fronte al Golfo di Panama.

Una capitale che mi ha sempre incuriosito, e che si è rivelata una piacevolissima sorpresa.

Veduta notturna di Panama City

Veduta notturna di Panama City

E’ una metropoli fatta di grattacieli, casinò e nightclub moderni che contrastano con l’architettura coloniale del quartiere di Casco Viejo o con la foresta pluviale del Natural Metropolitan Park.
Tanto sono numerosi i grattacieli che gli abitanti la chiamano la “Miami del Sud”, ma è anche storia e cultura. A Casco Viejo si può passeggiare circondati da vecchie chiese e piazze suggestive che ricordano la più celebre capitale cubana, L’Avana.

E’ una città veramente cosmopolita, e ritengo sia un ottimo punto di partenza per chi vuole scoprire le bellezze naturali di questo Paese non ancora tanto esplorato e sicuramente meno turistico rispetto agli altri dell’area centroamericana.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

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