RUSSIA

PHOTO DIARY

Giugno 2007, San Pietroburgo, Russia

Birds Die. Art doesn’t
(Gli uccelli muoiono, l’arte no)

La mia attenzione viene calamitata da questa scritta sulla locandina affissa al muro esterno del Teatro Alexandrinsky.
Il lago dei cigni, il famoso e acclamato balletto musicato dal celebre compositore russo Pëtr Il’ič Čajkovskij sta per andare in scena ancora una volta. Queste parole, insieme alla candida ballerina classica accovacciata a terra e situata al centro del manifesto, mi ricollegano alle tre immagini che userei per definire questa città: solidità, arte e bellezza.
Potrei trovare cento motivi per consigliare a chiunque di visitare San Pietroburgo, la “Venezia del Nord”, la celeberrima Stalingrado resa immortale alla storia per il suo interminabile assedio durante la seconda guerra mondiale. Una metropoli che non è altro che una girandola di emozioni composta da mille volti e centinaia di sfaccettature.

La prima immagine è la solidità. Ed è facile arricchirla di parole come imperiale, mastodontica, sfrontata, perché a questi aggettivi ricollego il suo intricato sistema di canali costruito attorno il fiume Neva, i ponti semoventi che dalla mezzanotte e mezza isolano la parte interna della città, la fortezza di Pietro il Grande, e la Nevsky Prospekt, che sta a San Pietroburgo un po’ come gli Champes Elysées stanno a Parigi.
Tra le mura dei suoi palazzi si entra veramente nell’aurea di grandezza della dinastia che ha dominato queste terra per secoli, gli Zar, i quali hanno trasformato questa città nel simbolo eterno ed immortale del loro potere assoluto.
A pochi chilometri dalla città ci si trova al cospetto di due grandi e sfarzosi palazzi imperiali: la residenza estiva di Peterhof, denominata la Versailles Russa, ed il Palazzo di Caterina (moglie di Pietro il Grande), con la sua meraviglia dal valore inestimabile, la Sala d’Ambra, una stanza di circa 50 metri quadri, interamente decorata con pannelli in ambra e oro. E per la quale in visitatori, soprattutto quelli tedeschi, vanno letteralmente in estasi.

Con il Palazzo di Peterhof è stato amore a prima vista.
Mi sono veramente sentito come immerso in un’emanazione architettonica del potere della dinastia Romanov. Una giornata è appena sufficiente per percorrere i suoi maestosi giardini adornati da ben 140 fontane dorate e cascate e per visitare gli interni delle sale del suo edifico principale, il Palazzo Grande.

Il Palazzo di Peterhof, residenza estiva degli Zar

Il Palazzo di Peterhof, residenza estiva degli Zar

La seconda immagine che associo a questa città è legata all’arte nel suo senso più universale del termine. C’è chi sostiene che poter visitare i tesori del Museo Ermitage valga da solo il cosiddetto prezzo della vacanza.
In effetti il valore e l’importanza artistica e culturale di questo museo articolato in cinque palazzi tra loro collegati (Palazzo d’Inverno, Piccolo Ermitage, Grande Ermitage, Nuovo Ermitage, Teatro Ermitage) non potranno mai essere quantificate.
Ma l’arte a San Pietroburgo non la trovi solo in questa culla della creatività umana. La respiri lungo le strade, negli occhi perfettamente delineati di migliaia di variopinte matrioske, o nelle pareti della bellissima Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, la Spas na Krovi.

Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, la Spas na Krovi

Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, la Spas na Krovi

Ed infine ecco che non si può fare a meno di parlare della bellezza.
Un concetto che in questo estremo avamposto occidentale del grande ed infinito mondo russo trova una delle sue massime rappresentazioni nelle sue donne, intelligenti ma a tratti sfuggevoli, intraprendenti e forse a volte un po’ troppo muscolari. E nelle sue meravigliose forme di ballo, da quello classico a quello folkloristico, che esaltano il grande senso di sacrificio, la disciplina e la forte abnegazione tipiche del popolo russo.

San Pietroburgo è tutto questo e naturalmente molto ma molto di più.
E’ la finestra del mondo slavo sull’Europa, una città dall’imponente patrimonio storico ed architettonico che merita davvero di essere vista e visitata in ogni sua parte.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

2 commenti
  1. Nadia
    Nadia dice:

    It’s very nice when traveller with rich experience is so fascinated and admired by my home country. Italia and Russia are connected by thin cultural thread. St. Petersburg is called “Northern Venice”. Italian architects and artists were involved in the construction of the city. But inspired by Russia, they didn’t create copies of Italian cities, they created masterpieces of Russian art.

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    • Francesco
      Francesco dice:

      Thank you very much for your comment! Both our countries are full of beauties, amazing cities to visit and masterpieces of art.
      St. Petersburg especially is really amazing,

      Rispondi

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