SLOVACCHIA

PHOTO DIARY

Aprile 2007, Bratislava, Slovacchia

Dopo aver trascorso gli ultimi decenni al cospetto di un regime lontano e all’ombra della sorella maggiore Praga, Bratislava è diventata uno dei simboli più significativi della fioritura e della rinascita di molte cittadine del centro e dell’Est Europa.

La prima cosa che merita di essere visitata è il suo meraviglioso castello, antico simbolo cittadino arroccato sulla cima della collina alta 74 metri che domina questa giovane capitale sdraiata lungo le rive del Danubio.
Le basi di questa fortezza risalgono al IX secolo, ma l’intera struttura si è rifatta il look dopo la seconda guerra mondiale. Non è difficile identificarlo, sia per la sua posizione rialzata, sia per il suo colore bianco che spicca tra gli altri edifici più scuri dai tetti di colore rosso.
Ma non c’è solo il castello da visitare, con il Museo di Musica Popolare situato al suo interno ed i giardini che lo circondano.
Chiese, fontane, case signorili, stradine strette composte da tappeti di ciottoli, antichi palazzi, statue curiose ed eccentriche gli fanno infatti da contorno creando un interessante miscuglio di atmosfera medievale, storia sovietica e modernismo.

Edifici del centro storico di Bratislava

Edifici del centro storico di Bratislava

Lo scrittore e saggista Claudio Magris scrive nella sua opera Danubio che a Bratislava:


Girando per la città, fra incantevoli piazze barocche e angoli abbandonati, si ha l’impressione che la storia, passando, abbia dimenticato qua e là tante cose, ancora piene di vita, che riaffiorano.

– CLAUDIO MAGRIS

Rimango piacevolmente sorpreso di quanto la Città Vecchia, l’area pedonale chiamata Staré Mesto, sia perfettamente conservata, pulita ed ordinata.
Tanti giovani camminano spensierati lungo le strade che si ricollegano tutte alle due piazze principali, la Hviezdoslavovo Námestie e la Hlavné Námestie.
Cammino osservando i palazzi dagli stucchi delicati e i tipici colori pastello e buttando lo sguardo all’interno dei cortili, nei quali le antiche cantine e botteghe sono state trasformate in caffè, pub e locali, pasticcerie e sale da tè.

Mi imbatto per caso nelle originali statue in bronzo che tanto piacciono a turisti e visitatori di ogni età. La prima è Cumil, detto anche il Guardone, un buffo ometto che sbuca da un tombino per afferrare le caviglie dei passanti o forse per sbirciare sotto le gonne delle ragazze.
A seguire incontro quella del fotografo che coglie un’inquadratura da dietro l’angolo, quella del soldato ottocentesco appoggiato alla panchina, ed infine quella di Schone Naci, chiamato anche il Bell’Ignazio, un’ometto in frac che si dice passi il suo tempo a omaggiare le belle signore alzando il cilindro.

La Statua del fotografo

La Statua del fotografo

La città emana un’atmosfera accogliente ed ospitale, ed anche la parte culinaria descritta nelle locandine dei piccoli ristoranti attrae la mia curiosità.
Da queste parti i piatti tipici sono le zuppe di vegetali e quelle di legumi. Dense, corpose ma sostanziose, storicamente adatte al clima invernale rigido di questa zona di continente, e dai forti sapori di aglio e cipolla. Ma anche gli gnocchi o i ravioli con formaggio di pecora, marmellata e noci, ed il più classico dei classici tra i piatti della Mitteleuropa, il gulash di carne, paprica e patate, eredità della dominazione politica e culturale ungherese.
Il tutto accompagnato dalle ottime birre locali, fiore all’occhiello dell’artigianato slovacco, e sicuramente uno dei tanti validi motivi che invogliano ogni giorno giovani e meno giovani ad aggregarsi in questa piccola capitale vitale e scalpitante.

Lo Staré Mesto (Città vecchia), un tempo epicentro del borgo medioevale, sede del mercato e luogo di celebrazioni e di esecuzioni, è oggi il fulcro di una città che si anima sia di giorno che di notte. E che col passare del tempo si sta sempre più affermando nel panorama turistico europeo, sia per l’interessante vita notturna che come location ideale per feste, eventi e concerti.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

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