GOA
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E’ il più piccolo Stato federale dell’India in termini di superficie e si trova sulla costa occidentale, nella regione nota come Konkan. La capitale è Panaji, Mormugao (un tempo nota come Vasco da Gama) ne è la città più popolosa, Margao è la capitale economica, mentre la parte antica che risale al periodo coloniale è rappresentata dalla cittadina di Goa Vecchia.
Già conosciuta dal III secolo a.C. come parte dell’Impero Maurya, passa nei secoli sotto il controllo di satrapie, dinastie indiane e sultanati fino a Ādil Shāhī, sultano di Bijapur, che nomina capitale la città conosciuta oggi come Goa Vecchia. Nel 1510 i portoghesi lo sconfiggono e vi fondano un insediamento stabile. Gli europei incoraggiarono la conversione della regione al Cattolicesimo grazie all’opera di San Francesco Saverio. Nel 1947 l’India guadagna l’indipendenza dalla Gran Bretagna, ma Goa viene annessa solo nel 1961 a causa dell’iniziale rifiuto del Portogallo a liberare il proprio territorio coloniale.
Il periodo ideale per visitare Goa è dicembre e gennaio, quando le piogge sono poche e il clima è più fresco, ma fino a marzo va bene, perché il clima non è troppo caldo umido.
Goa è una sorta di India differente. Più turistica, commerciale e trasgressiva, ma anche più cattolica e occidentalizzata. E’ visitata ogni anno da migliaia di turisti sia indiani che stranieri ed è considerata uno dei 21 hotspot di biodiversità del mondo. Ha dato il nome al sottogenere musicale Goa trance, nato qui alla fine degli anni Ottanta grazie alla comunità hippie.