ASTI

PIEMONTE


Con i suoi monumenti romanici e gotici, con la sua atmosfera profonda e sorda, Asti ha l’attrattiva della vera provincia che va dovunque scomparendo.

(Guido Piovene, scrittore e giornalista italiano, descrive così il vero e proprio cuore del Piemonte)

TRE PAROLE SU… Asti (Ast) e dintorni

Tutta la provincia è profondamente legata alle rievocazioni storiche, alla satira e alle usanze popolari. Ad Asti a febbraio si tiene il Carnevale della Famija d’le Maschere Astesane, a maggio i festeggiamenti per il santo patrono San Secondo e la millenaria Fiera carolingia, che la tradizione fa risalire a una concessione niente meno che di Carlo Magno. 
Settembre è caratterizzato da ben quattro manifestazioni che richiamano nel capoluogo decine di migliaia di turisti: la Douja d’Or, il Festival delle sagre astigiane, il Palio di Asti, e l’evento Arti e Mercanti.

Il Palio, la famosa corsa dei cavalli rappresentativi dei rioni cittadini ha radici molto antiche. Sebbene non vi sia certezza assoluta sulla data della prima edizione, già nel 1275 il cronista Guglielmo Ventura ne parlava come di una tradizione consolidata da tempo.

Il Palio di Asti

Il Palio di Asti

E’ da sempre conosciuta come “la città delle cento torri”, delle quali ne sopravvivono ancora molte, tra cui le case-torri Guttuari, de Regibus, Comentina e Troiana.

Anticamente Municipium romano noto con il nome di Hasta, è stata sede del ducato di Asti e del ducato longobardo della Neustria. Nel Medioevo è un libero comune con diritto di “battere moneta”, e diventa un importanti borgo commerciale tra il XII e il XIII secolo.

La sua ricca borghesia cittadina medievale era formata dai cosiddetti casanieri, i banchieri delle casane, istituti di credito su pegno famosi un po’ in tutta Europa.

Lungo l’antico percorso della Via Francigena sono ancora oggi visibili abbazie medievali di grande fascino.

Castello di Monastero Bormida

Castello di Monastero Bormida

Il Monferrato e la Langa Astigiana sono aree d’eccellenza nel panorama enologico italiano. Fra i vini locali di altissima qualità spiccano i vini bianchi e gli spumanti brut tra cui il Cortese, il Piemonte Chardonnay e il Moscato di Asti. Tra i vini rossi la Barbera d’Asti e quella del Monferrato, il Dolcetto d’Asti, il Brachetto d’Acqui e il Piemonte Brachetto, il  Grignolino e il Freisa. Degno di menzione anche il Malvasia di Casorzo d’Asti, un vino da dessert, e le numerose produzioni di grappe e distillati.

Il metodo di spumantizzazione Charmat (rifermentazione in autoclave) è stato brevettato nel 1895 da Federico Martinotti, enologo italiano direttore della Regia stazione enologica di Asti. 
Le cosiddette “strade del vino” consentono di passeggiare tra le colline coperte di vigneti, con soste nelle cantine e nelle aziende agricole per una degustazione di vini e prodotti tipici.

Vigneti del Monferrato

Vigneti del Monferrato

GIROVAGANDO

Il territorio della provincia di Asti è prevalentemente collinare. E’ caratterizzato dall’alternanza di dolci rilievi e valli, e da distese di vigneti che si perdono all’orizzonte creando paesaggi dalle mille sfumature. Tra i meravigliosi scenari naturali composti da aree protette come il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, la Riserva Naturale Speciale delle Valli Andona, Botto e Grande e l’Oasi WWF – Forteto della Luja, sorgono suggestive cittadine come Canelli, Nizza Monferrato e San Damiano d’Asti, e antichi borghi medioevali arroccati sulle colline.

Asti offre ai suoi visitatori un affascinante centro storico composto dalle triangolari Piazza Statuto e Piazza Alfieri, da palazzi nobiliari, torri e antiche chiese tra cui spicca la magnifica cattedrale gotica.

Ricche di fascino sono le chiese medievali nascoste nelle aree rurali, come la pieve di San Lorenzo a Montiglio e l’abbazia di Santa Maria di Vezzolano ad Albugnano, e gli imponenti castelli e dimore della antica nobiltà locale, tra cui quello di Costigliole e il maestoso castello Gancia.

Degni di visita sono i musei dedicati alle attività rurali: il Museo Arti e mestieri di un tempo a Cisterna d’Asti e il Museo Bersano delle Contadinerie e delle Stampe antiche a Nizza Monferrato. Ed anche Colle don Bosco, dove si trovano la casa natale di San Giovanni Bosco e il moderno santuario.

Eccoci arrivati alla parte relativa ad alcuni tra gli eventi più rinomati della provincia:

A causa dell'emergenza Covid-19 sono al momento sospese su tutto il territorio nazionale eventi, manifestazioni e iniziative di qualsiasi natura. Pertanto, quanto qui indicato è da ritenersi annullato fino a quando il Governo non ritirerà o cambierà i divieti.
  • Febbraio

    Asti – Carnevale della Famija d’le Maschere Astesane

  • Giugno

    Canelli – Rievocazione storica dell’assedio di Canelli

  • Settembre

    Asti – Palio cittadino

  • Novembre

    San Damiano d’Asti – Fiera Regionale del Tartufo

  • La chiesa di San Pietro in Consavia, o Rotonda di San Pietro, è stata costruita ad Asti ad imitazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e veniva utilizzata dall’Ordine dei Cavalieri Templari Ospitalieri per dare ospitalità ai pellegrini della famosa via Francigena, il percorso spirituale che da Canterbury, in Inghilterra, conduceva a Roma.
  • Il bolognese Pier de’ Crescenzi ha scritto ad Asti il Liber Ruralium Commodorum, il più celebre trattato medievale di enologia prodotto in Italia.
  • La Torre Comentina di Asti, conosciuta anche come Torre di San Bernardino ed utilizzata nel medioevo in occasione del Palio, è la più alta di tutto il Piemonte.
  • La città di Nizza Monferrato sarebbe sorta secondo la leggenda nel 1225 in seguito ad una ribellione degli abitanti contro i signori del luogo, i quali esigevano lo “Ius primae noctis” (diritto della prima notte) sulle fanciulle locali.
  • Anche se generalmente non avviene, tradizionalmente viene definito come “La” Barbera il vino, mentre con “Il” Barbera ci si riferisce al vitigno.
  • Canelli può essere definito “Il borgo dell’amore” per via della famosa Via degli innamorati, un sentiero ispirato ai “fidanzatini” dell’illustratore francese Raymond Peynet, creatore dei personaggi di “Les Amoureux” (Gli Innamorati). L’itinerario dedicato che si sviluppa lungo la acciottolata e storica Via della Sternìa è una sorta di mostra a cielo aperto di opere d’arte dedicate all’amore che accompagna i visitatori fino al Belvedere in cima alla collina.
  • A Canelli si snoda nel sottosuolo una antica città nascosta composta da gallerie, corridoi scavati nella pietra, ed ampie sale di mattoni dai soffitti a volta che ricordano le navate di una chiesa. Sono le celebri e magnifiche Cattedrali Sotterranee.
  • Asti è famosa per i suoi fantasmi dai nobili natali, tra cui Iginia, protagonista dell’omonima tragedia di Silvio Pellico, e la contessa Adelaide, discendente di Arduino d’Ivrea, re d’Italia nel X secolo.
ASSAGGI PIEMONTESI

Prodotto di eccellenza dell’astigiano è il tartufo, protagonista delle due Fiere Nazionali di Moncalvo e Montechiaro e delle Fiere Regionali di Asti, Montiglio Monferrato e Canelli.

Tra gli ortaggi spiccano il cardo gobbo di Nizza Monferrato e il peperone quadrato di Asti, ingredienti fondamentali per la tipica pietanza assolutamente piemontese della bagna caoda, un intingolo a base di olio, acciughe e aglio per condire le verdure crude.

Molto famosa la robiola locale, mentre piatti tipici sono gli gnocchi di patate alla monferrina, la ciotola di trifulau e il gran bollito misto piemontese.

Tra i dolci gli amaretti di Mombaruzzo, i canestrelli e i finocchini di Refrancore.

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Francesco

Il mondo è la mia casa, ma mi sento profondamente legato al mio amato Piemonte.
Analizzo le situazioni con razionalità,
anche se è l’istinto che muove
le mie decisioni.
Sono un sognatore
in uno stato di ricerca continua,
ma con i piedi ben piantati per terra.
Penso che viaggiare sia uno dei modi migliori per trascorrere il proprio tempo,
e per provare ogni tanto a schiarirsi le idee.
Amo la libertà,
e viaggiare mi fa sentire libero.