NOVARA
PIEMONTE
“
U ris u ness in l’ acqua e il mor in du vin.
(Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino)
(proverbio piemontese che riassume i simboli del territorio e delle tavole novaresi, il riso e il vino)
GASTRONOMICA
Il soprannome di “Dolceterra tra i due fiumi Sesia e Ticino” che viene dato al novarese non solo indica la dolcezza del suo panorama, ma anche la sua ricchezza di prodotti gastronomici e la semplicità della sua cucina, la quale si differenzia da quella più ricca del Monferrato, delle Langhe e del torinese.
La cucina novarese ha come ingrediente principe il riso per via del suo territorio ricco di risaie, ed infatti in piatto tipico per eccellenza è la paniscia, un primo piatto nel quale il riso viene rosolato insieme a lardo, burro, cipolla e salam d’la doja, e poi fatto cuocere in un brodo vegetale ricavato dalle verdure impiegate nella sua stessa preparazione, specialmente i fagioli.
I salumi e i formaggi sono inoltre un fiore all’occhiello della zona. Il principale, a denominazione d’origine controllata, è il famoso gorgonzola, che deve essere obbligatoriamente stagionato qui per assumerne la denominazione. E’ un formaggio a pasta cruda morbida e cremosa di colore bianco paglierino caratterizzato dalla presenza di muffe commestibili visibili grazie alle caratteristiche venature verdognole.
IBRIDA
Novara e la sua provincia sono piemontesi ma non troppo. E’ la parte di regione più orientale, e confina sia a est che a sud con la Lombardia lungo il corso del fiume Ticino. Per questa ragione è universalmente riconosciuta come la più lombarda delle province piemontesi, ed infatti basta dare un’occhiata alla cartina geografica per capirne il motivo.
Fin dal Basso Medioevo le sue sorti si legano politicamente a quelle di Milano e delle sue casate nobiliari. Passa infatti dai Visconti agli Sforza e viceversa per più di una volta, fino a quando l’imperatore Carlo V non la conquista nel 1530 inserendola tra i suoi domini italiani.
Il dialetto che si parla è una sorta di parlata lombarda mischiata col piemontese, e anche territorialmente la distanza che la separa da Torino, circa 100 chilometri, è esattamente il doppio di quella con Milano.
Per tutte queste ragioni molti italiani la collocano erroneamente tra le province della Lombardia.
MULTIFORME
Il suo territorio racchiuso tra i fiumi Ticino e Sesia è molto vario: pianeggiante nella parte meridionale, collinare e lacustre nel centro e montuoso nell’estremità settentrionale.
Partendo dalla pianura vi è quello caratteristico delle risaie, la famosa Bassa Novarese, con ampie distese d’acqua delimitate da imponenti cascinali e lunghe file di pioppi. Si passa poi a quello boscoso della Valle del Ticino, che delimita il confine territoriale con la Pianura Padana vera e propria. Per terminare infine con la parte collinare e prealpina, che racchiudono al loro interno i suggestivi scenari dei grandi laghi piemontesi. Sono infatti novaresi a tutti gli effetti la parte di Lago d’Orta che include il romantico borgo di Orta San Giulio e la splendida isoletta omonima, e la parte meridionale del Lago Maggiore, con le rinomate località di Arona e Castelletto sopra Ticino, e sul quale veglia il Monte Mottarone.
Paesaggi differenti così concentrati in spazi ristretti che permettono di ritrovarsi in pochi minuti in aree territorialmente e climaticamente molto diverse tra loro.