ISRAELE

PHOTO DIARY

Gennaio 2023, Gerusalemme, Israele

Mi accingo ad entrare nel quartiere mussulmano superando la Porta dei leoni, una delle sette antiche vie d’accesso alla Città Vecchia. 
Fatta costruire da Solimano il Magnifico, si trova giusto di fronte al Monte degli Ulivi, e viene così chiamata per le quattro figure di leopardi che vengono erroneamente chiamati leoni. Simboleggia l’inizio della Via Dolorosa, il cammino che Gesù ha percorso verso la sua crocifissione.

Osservo l’imponenza delle grandi mura di pietra, simbolo di un’era antica e gloriosa e dell’importanza politico militare di questa città fin dall’antichità. 

Perché in Gerusalemme, la capitale contesa di Israele, sono concentrati molti luoghi dal grande significato simbolico e religioso: il Monte del Tempio, la Basilica del Santo Sepolcro, il Muro del pianto, la Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa. 
E’ considerata città sacra dagli Ebrei dato che è dove fu eretto il Tempio di Gerusalemme, dai cristiani perché è dove Gesù Cristo ha vissuto gli ultimi momenti della sua vita terrena, e dai musulmani, poiché Maometto vi è giunto al termine di un miracoloso viaggio notturno per poi ascendere al cielo.

E come risponde Salah-al Din nella scena finale del film capolavoro Le Crociate del regista Ridley Scott, può allo stesso tempo non valere niente, ed essere tutto!

Scorcio delle antiche mura con via d’accesso alla Città Vecchia

Scorcio delle antiche mura con via d’accesso alla Città Vecchia

Ma è trovandomi di fronte al Muro del Pianto che veramente capisco la vera essenza di questa città. Se esiste infatti un monumento che viene immediatamente associato a Gerusalemme, quello è proprio il Muro del Pianto. E’ il suo simbolo per eccellenza, ed attrae ogni giorno migliaia di fedeli e turisti che vi si recano per depositare i loro desideri scritti su foglietti di carta.
Il Muro del Pianto, chiamato anche Muro Occidentale è l’unico reperto rimasto del Secondo Tempio di Gerusalemme (516 a.C.-70 d.C). Completato da Erode il Grande, questo luogo di culto era sacro per il giudaismo già duemila anni fa, e continua ad esserlo tuttora.

Ciò che mi colpisce e mi incuriosisce subito è il grande recinto che separa le due aree di preghiera del grande muro, quella dedicata alle donne e quella degli uomini. Alcuni di questi ultimi appaiono molto più appariscenti e rumorosi perché cantano ad alta voce scuotendo freneticamente la testa.
Molti sembrano completamente avvolti da una sorta di trance meditativa. Cosi come quelli che si trovano all’interno dell’edificio laterale, dove sono raccolte in alcuni scaffali della copie della Torah.

In tanti lasciano un bigliettino tra le fessure delle pietre che lo compongono, ed una volta che uno di questi pezzi di carta tocca il muro diventa un oggetto sacro e non può essere più distrutto o buttato. Due volte all’anno, tutti questi piccoli documenti carichi di speranze e preghiere vengono rimossi e sepolti nel Monte degli Ulivi.

Il Muro del Pianto

Il Muro del Pianto

Penso che Gerusalemme sia davvero una città complicata, e non solo perché nel suo mix di culture si trovano i luoghi di fede di tre delle principali religioni del mondo. Ed anche per questa ragione un viaggio in Israele è qualcosa in più di una bandierina da aggiungere alla lista dei Paesi visitati.

Gerusalemme è misticismo, cultura, mistero, tradizioni, spiritualità e follia. Lo si respira ad ogni passo, ed ogni cosa intorno te lo ricorda costantemente.

E’ una città dove tutti possono pregare e cercare la pace ma militarizzata come poche altre al mondo, e Israele ne è la sua espansione. 

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

0 commenti

Lascia un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.