MALTA

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Ottobre 2006, La Valletta, Malta

Entrando dal mare nel porto di La Valletta ti senti come avvolto in un caldo abbraccio.
Antichi edifici gialli adagiati uno di fianco all’altro creano una meravigliosa cornice, la brezza marina ti soffia tra i capelli leggera mentre il viso viene inondato da caldi raggi del sole. Raggi puri e radiosi, che illuminano tutta la magnificenza di quel palcoscenico intriso di storia.
Il porto principale dell’isola di Malta è senza dubbio il più maestoso di tutto il Mar Mediterraneo. Costituito da una insenatura naturale, è caratterizzato da numerosi porticcioli turistici e piccole calette che accolgono piacevolmente tutti i navigatori che vi approdano.

Il porto di La Valletta

Il porto di La Valletta

Gli edifici storici più importanti, tra i quali spiccano il Forte di S. Elmo e la Sacra Infermeria, si specchiano nell’acqua rivaleggiando con quelli della sponda opposta, che fanno parte delle cosiddette Tre Città: Senglea, conosciuta anche come Città Invicta per via della sue tenace resistenza all’invasione ottomana del 1565, Vittoriosa, con la sua spettacolare Marina, e Cospicua, la più grande, chiamata anche Burmola.
Il Grande Porto ha un origine antichissima. E’ stato utilizzato fin dai tempi dei Fenici e massicciamente fortificato nelle epoche successive divenendo una sorta di fortezza sul mare.
Base navale dei Cavalieri Ospitalieri per ben duecentosessantotto anni, è divenuta dopo la loro partenza una delle aree strategiche più importanti dell’Impero britannico per i successivi centosettanta.
Per queste ragioni è stata teatro di guerra in molte occasioni.
Nel 1565, durante i feroci combattimenti dell’assedio della città da parte dell’Impero Ottomano. E poi durante la seconda guerra mondiale, quando l’intera area è stata ripetutamente bombardata dalle forze italo tedesche dell’Asse con l’obiettivo di distruggere tutte le banchine e le istallazioni militari dell’esercito inglese.
Dopo la partenza delle Forze armate britanniche nel 1979 il porto ha perso la sua importanza militare, ed oggi rimane una memoria storica di questa piccola capitale arroccata nel cuore del Mediterraneo.

Parte antica de La Valletta

Parte antica de La Valletta

E’ un’isola speciale Malta. Tanto per cominciare piove solamente una trentina di giorni all’anno.
Un piccolo aneddoto su questo argomento è legato ai Cavalieri cristiani che vi giunsero nel 1523. Pare infatti che inizialmente i trecento Ospitalieri, guidati dal Gran Maestro Philippe de Villiers de L’Isle-Adam, in fuga dall’isola di Rodi a causa del durissimo assedio disposto dal sultano ottomano Solimano il Magnifico, soffrirono parecchio il clima e l’atmosfera dell’isola perché trovarono in Malta un’isola brulla, desolata e scarsamente popolata.

Sembra un luogo ricavato direttamente dal suolo, dato che il colore simile al miele degli scogli e della sabbia è lo stesso dei palazzi che tanto rendono gradevoli e suggestive le vie delle città e dei villaggi.
Pur con la consapevolezza di calpestare suolo europeo, ogni volta ho la sensazione di trovarmi in uno stato arabo, e questo perché i differenti popoli che si sono susseguiti durante la sua storia hanno lasciato tracce ed eredità ben definite, le quali hanno finito per amalgamare insieme simbologie e tendenze che hanno donato all’isola quest’aria così esotica ed affascinante.

Per un appassionato di storia e culture antiche come me Malta rappresenta una vera e propria miniera di stimoli. Qui Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani prima, e poi arabi e cristiani, si sono combattuti ed influenzati in maniera indelebile per secoli, e questo lo puoi percepire e vedere ad ogni angolo.
E’ una delle aree con la più alta concentrazione di elementi ad interesse storico di tutto il mondo. Passeggiare per La Valletta vuol dire esplorare un territorio dichiarato Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, nel quale fortezze, templi megalitici e chiese imponenti si concentrano in un’area relativamente piccola e facilmente visitabile con tempistiche non eccessive.
E dove veramente la bellezza dei suoi scorci ha la capacità di lasciare ricordi indelebili negli occhi dei suoi fortunati visitatori.

Benvenuti tra le pagine del mio diario di viaggio!   

Potranno sembrarvi un po’ vintage in alcuni casi, e sicuramente troverete cose di cui parlo che sono cambiate nel tempo.
Ma ci sono luoghi, viaggi ed esperienze che mi piace ricordare così.
Buona lettura!

Francesco Lasciate un commento, ditemi se siete già stati in questo bellissimo Paese e cosa ne pensate.

 

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