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Novara, Piemonte

Alla scoperta di Novara

15 Aprile 2021byFrancesco
Alla scoperta di Novara
  • Visitare Novara
  • La Basilica di San Gaudenzio
    – Un po’ di storia
    – Il simbolo della città
  • I palazzi e i luoghi storici
    – Il Broletto
    – Teatro Coccia
    – Il Castello di Novara
    – Palazzo Tornielli Bellini
    – Palazzo Natta Isola
    – Casa Bossi
    – La piramide novarese
  • Gli edifici di culto
    – Il Duomo di Novara e i suoi vicini

    – La Chiesa di San Marco e la Chiesa di Ognissanti
  • Un tempio del gusto
  • Qualche consiglio finale
  • Galleria fotografica

Se allunghi lo sguardo verso le montagne lungo la strada tra Milano e Torino puoi ammirare in tutta la sua imponenza il massiccio del Monte Rosa. In direzione opposta, proprio di fronte a questo panorama, non puoi non notare ad un certo punto una grande cupola slanciata verso il cielo.
E’ la Cupola di San Gaudenzio, il simbolo della città di Novara.

Il questo lembo di Piemonte, a circa 50 chilometri dal capoluogo milanese e a 30 dal bellissimo Lago Maggiore, rigogliose colline e rinomate risaie cedono il passo alla seconda città per grandezza tra i capoluoghi della regione.
Una città silenziosa, un po’ troppo provinciale forse, ma allo stesso tempo in grado di calamitare da sempre le attenzioni di piemontesi, lombardi e non solo grazie alla sua ottima posizione geografica.
Una cittadina collocata in un limbo tra Torino e Milano, ma con un centro storico ricco di palazzi e monumenti che hanno molto da raccontare sul suo glorioso passato.

Visitare Novara

Le origini romane rendono il suo cuore urbano molto semplice da girare a piedi, ed i principali punti di interesse sono ubicati a poca distanza uno dall’altro.
I due percorsi ideali per poterla visitare in tutta tranquillità partono dagli estremi geografici del suo centro storico pedonale.

Se si arriva in treno, il punto di partenza è la Stazione ferroviaria situata in Piazza G. Garibaldi, iniziando la visita immettendosi direttamente su Corso Cavour.

Arrivando invece con un mezzo motorizzato il consiglio è di lasciare il proprio veicolo nei parcheggi di Piazza Martiri della Libertà, o in quelli vicini all’Ospedale Maggiore.

La Basilica di San Gaudenzio

In entrambi i casi la prima e doverosa tappa è la famosa Basilica di San Gaudenzio. Alzando lo sguardo da qualsiasi punto della città infatti non potrai fare a meno di notare la sua cupola antonelliana.
E’ alta ben 121 metri (includendo la statua 126), e spunta da ogni parte tra moderni palazzi e costruzioni settecentesche delineando nel cielo la propria siluette.

novara

La cupola antonelliana svetta sopra le teste dei novaresi

Un po’ di storia

La costruzione di questo grande edificio di culto risale al periodo di dominio spagnolo della città, tra il 1552 e il 1554, anche se esisteva un tempio dedicato al santo già dall’841.
A seguito dell’epidemia di peste del 1576, dalla quale Novara non fu colpita, venne decisa la ricostruzione della basilica nel punto più elevato della città, quello all’angolo nord-ovest della cinta muraria.
L’edificio, progettato dal pittore ed architetto Pellegrino Pellegrini detto il Tibaldi, conserva gran parte della struttura originaria, anche se ha subito una notevole modifica nel corso del 1800 per mano di Alessandro Antonelli (lo stesso della Mole Antonelliana di Torino), al quale si devono la monumentale facciata d’ingresso e la grande cupola.

Il simbolo della città

La statua che brilla in cima alla cupola è una riproduzione in vetroresina del Cristo Salvatore di Pietro Zucchi (non ritrae quindi San Gaudenzio, il santo patrono della città, come si potrebbe pensare). L’originale in bronzo, ricoperto di lamine d’oro e alto quasi 5 metri, si trova all’interno della basilica, nel transetto sinistro.
La maggiore peculiarità della cupola è proprio quella di essere visibile da tutte le strade che conducono verso il centro della città, e la basilica ed il campanile laterale settecentesco alto 92 metri sono elementi di assoluta bellezza.
L’Antonelli decise di utilizzare per la sua costruzione solo materiali della zona, per legarla maggiormente al luogo di appartenenza. La struttura è interamente in mattoni e calce, senza impiego di materiali ferrosi, pertanto rappresenta uno degli edifici in muratura più alti del mondo.

L’ingresso è a gruppi e a numero chiuso, pertanto per orari e visite consiglio di visitare e contattare i siti di riferimento che ho aggiunto a fine articolo.

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Il campanile e parte della cupola della Basilica di San Gaudenzio

I palazzi e i luoghi storici

Tra negozi, bar e uffici, camminando tra le vie del centro puoi trovare numerosi edifici storici di pregio.

Il Broletto

E’ un complesso architettonico medioevale con un ampio cortile al centro, costituito da quattro blocchi sorti in epoche diverse tra il XII e il XV secolo. Vi si accede tramite due entrate, il passaggio ad arco da Piazza della Repubblica e quello da Corso Italia.
Fulcro della vita civile cittadina, è stato anche sede delle carceri e delle corporazioni artigiane. mentre oggi ospita una Galleria d’Arte moderna ed è location per eventi.
Sul lato nord si trova il “Palazzo del Comune” (o “Palazzo dell’Arengo”), che è il più antico del complesso. Il “Palazzo dei Paratici” (corporazioni artigiane), è situato sul lato est. Sul lato sud sorge il “Palazzo del Podestà”, mentre sul lato ovest il “Palazzo dei Referendari”.

broletto broletto

Il Cortile del Broletto

Teatro Coccia

In Piazza Martiri potrai trovare il Teatro Coccia, un grande edificio neoclassico di color ocra che ha fatto da trampolino di lancio a molti grandi aspiranti attori teatrali che ambivano a esibirsi sul palcoscenico del famoso Teatro al ‘La Scala‘ della vicina Milano.
La struttura interna è pressoché quasi invariata da quella originale, ad esclusione dell’arredo delle balconate che ora si presentano tutte uguali. In passato infatti erano arredate in base al gusto personale della famiglia nobile proprietaria della balconata.

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Facciata del Teatro Coccia e statua di Carlo Emanuele III, primo sovrano sabaudo di Novara

Il Castello di Novara

Il Castello Visconteo-Sforzesco è il principale edificio di carattere militare. Si affaccia su Piazza Martiri ma non spicca per bellezza o particolari elementi architettonici. Considerato nei primi tempi una struttura difensiva e amministrativa, diventa prima caserma e poi carcere fino al 1973.
Sui restanti tre lati è circondato dal parco cittadino.

Palazzo Tornielli Bellini

Inizialmente proprietà della famiglia dei Conti Tornielli, diviene dal 1751 proprietà della famiglia Bellini, e nel 1900 della Banca Popolare di Novara. Tra le sue mura hanno soggiornato Napoleone Bonaparte e Napoleone III, e i re Carlo Alberto e Vittorio Emanuele di Savoia.
Le stanze al suo interno sono visitabili ma è consigliabile farlo con una guida. La visita guidata infatti ti permetterà di avere accesso alle bellissime sale storiche.

Palazzo Natta Isola

Edificio nobiliare dalla forma quadrata che ospita la sede della Provincia di Novara e della Prefettura. Nell’area sorgeva nel Medioevo il quartiere aristocratico della città, la Contrada delle torri lunghe. Al suo fianco domina la torre civica con l’orologio, documentata già nel 1268 e denominata Torre grande.
La sua forma ricorda quella di un deschetto da ciabattino, e la scelta sembrerebbe essere collegata al fatto che Novara, fino ai primi decenni del Novecento, era soprannominata “città dei Sciavatin” (ciabattini). Questo per la presenza di una delle più antiche istituzioni artigiane, la secolare “Università dei calzolai”, che nel corso della storia ha giocato un ruolo primario nella vita politica, economica e assistenziale cittadina.

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Il Palazzo Natta Isola e il Castello, con la statua di re Vittorio Emanuele II

Casa Bossi

Grande villa abbandonata che si trova lungo il confine esterno del centro storico, a metà di Baluardo Quintino Sella.
La sua struttura attuale è il risultato di un ampliamento di una abitazione preesistente ad opera dell’onnipresente Alessandro Antonelli. La stupenda e imponente facciata esterna presenta un frontone e colonnati in stile neoclassico. Attualmente è oggetto di restauro per via del lungo abbandono.

La piramide novarese

Anche Novara ha la sua piramide!
Non sarà grande come quelle egiziane ma se non altro è un curioso elemento architettonico che si trova nella parte periferica della città. Sorge in Corso 23 Marzo e si tratta dell’Ossario della Bicocca, una costruzione a forma piramidale edificata a ricordo della battaglia combattuta nel 1849 contro gli austro-ungarici.

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Casa Bossi e la piramide dell’Ossario della Bicocca

Gli edifici di culto

Se ti piacciono gli edifici religiosi camminando per le vie del centro storico potrai incontrarne alcuni.

Il Duomo di Novara e i suoi vicini

Tra i cosiddetti palazzi della fede il più imponente è il Duomo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Al suo fianco c’è il Battistero, il più antico edificio della città e una delle più antiche architetture paleocristiane del Piemonte. Si trova nel cuore della città, in Piazza della Repubblica, ed è facilmente riconoscibile dal lungo colonnato esterno.
Al suo interno, lungo le grandi navate, si possono ammirare le opere di artisti come Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino e Callisto Piazza.

Alle sue spalle, dietro il palazzo Vescovile e raggiungibile da Vicolo Canonica, si trova il Chiostro della Canonica. Un luogo suggestivo, quasi intimo, dove sono raccolte opere d’arte e oggetti storici provenienti da tutto il territorio novarese.

duomo novara novara

Il Duomo e il cortile interno della Canonica

La Chiesa di San Marco e la Chiesa di Ognissanti

Meritevole di una breve visita è la Chiesa di San Marco, in Corso Italia, per via della ricchezza dei suoi elementi decorativi: marmi colorati, tele pregiate e opere in legno pregevolmente intagliate.

La Chiesa di Ognissanti è un’antica costruzione romanica situata a circa 5 minuti a piedi dalla precedente, che presenta al suo interno pregevoli affreschi.

Un tempio del gusto

Da novarese non posso non menzionare il Biscottificio Camporelli, famoso per i biscotti artigianali, che si trova in una piccola viuzza cieca all’inizio di Corso Cavour.
I biscotti novaresi discendono direttamente la una antica ricetta medievale. Preparati dalle monache carmelitane con semplici ingredienti (acqua, uova e zucchero) erano probabilmente meno dolci e accattivanti della versione attuale, ma già in grado di offrire un ottimo contributo nutritivo. Proprio grazie a questo un farmacista ne avvia la produzione per venderli come ricostituente per malati e degenti, e la famiglia Camporelli ne crea una vera e propria tradizione.

Qualche consiglio finale

La visita di Novara è realizzabile tranquillamente in una giornata, soffermandosi per il pranzo in uno dei ristoranti del centro e magari per un aperitivo in Piazza Martiri.

Se vuoi visitare la cupola e ammirare la città dall’alto, e se preferisci avere una guida locale, ti consiglio di rivolgerti all’Info Point turistico che si trova presso gli uffici dell’ATL, nel Broletto.
Allego anche il seguente sito di riferimento:
https://www.turismonovara.it/

Galleria fotografica

 

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Tags: CULTURE, URBAN
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It is like the shell of a snail or a turtle. It's home, you have everything you need inside. It's your world.

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Lungo il Camino del Norte c'è il mare, anzi, l'o Lungo il Camino del Norte c'è il mare, anzi, l'oceano della costa Cantabrica!

Lo vedi, lo sfiori a tratti, lo puoi toccare. 
Mentre cammini ti perdi con lo sguardo immaginandoti di immergerti tra le sue onde, soprattutto quando il sole ti picchia caldo e le gambe si fanno pesanti per i chilometri già percorsi. 
Spesso non puoi fermarti, perché la tappa giornaliera è ancora lunga e manca ancora molto, ma ogni tanto infrangi le regole e allunghi verso quella piccola baia sabbiosa racchiusa tra imponenti scogliere.
Decidi che quei chilometri in più, quei passi da aggiungere ai migliaia già fatti, il tempo che dedicherai e che ti ritarderà sulla tabella di marcia sono il prezzo che scegli di pagare per godere da vicino di quello spettacolo.

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Along the Camino del Norte there is the sea. Actually, the ocean of the Cantabrian coast! 

You see it, you can touch it.
As you walk you get lost in the gaze imagining yourself diving into its waves, especially when the sun beats you hot and your legs get heavy for the kilometers already traveled. 
Often you can't stop, because the daily stage is still long and still a long way away, but every now and then you break the rules and stretch towards that small sandy bay enclosed by imposing cliffs. You decide that those extra kilometers, those steps to add to the thousands already made, the time you will dedicate and that will delay you on your schedule are the price you choose to pay to enjoy that show up close. 

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Scorci di Valsesia... 💚❄ Uno dei pittoreschi Scorci di Valsesia... 💚❄

Uno dei pittoreschi ponticelli di Rassa, nella Valle dei Tremendi, ritagli di Alagna Valsesia e un muro di stalattiti di ghiaccio. 

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Clipping of Valsesia ... 💚❄ 

One of the small and picturesque bridges in Rassa, a small town in the Valle dei Tremendi, clippings of Alagna Valsesia and a wall of ice stalactites.

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