- Mykonos… lo sapevate che?
– Mykonos e la mitologia
– Un’isola con molti nomi
– Dai pirati ai VIP
– I colori di Mykonos
– La storia del pellicano Petros - Tra le viuzze di Chora Mykonos
– Piccola Venezia - I dintorni di Chora Mykonos
- Come raggiungere Mykonos
Mykonos, un’isola di bellezza, magia ed eccessi.
L’isola dei venti localizzata nel cuore delle Cicladi, la cui fama di conturbante località dove trascorrere notti folli e trasgressive è perdurata dai party hippy degli anni Settanta fino ad oggi.
Mykonos (o Mikono) è esattamente come uno se la immagina.
Come Ibiza e tante altre mete turistiche è sicuramente un’isola di stereotipi. Una raffinata ed elegante destinazione mondana, con case bianche a picco sul mare dalle finestre e porte colorate di blu. E con balconi fioriti, strade strette e mulini a vento del XVI secolo a fare da sfondo.
Uno dei tanti regni del divertimento estivo, nonché una delle mete preferite degli amanti della club culture e dei generi musicali house, commercial, techno e minimal.
Piena di vita, è un luogo adorato da party-people, VIP, gay e hipster di tutto il mondo, e senza dubbio una delle isole più popolari della Grecia.
A Mykonos non si fissa mai l’ora della cena, ed esiste solo un fuoco intorno al quale ci si da appuntamento, quello del tramonto.
Un’ora di magia che inebria l’aria, trascorsa a piedi nudi in spiaggia, o brindando alle onde del mare, ballando al ritmo di un’ipnotica deep house music con in mano un cocktail o un calice di champagne.
Una località fortemente battuta dal turismo di massa che fortunatamente negli anni non ne ha mutato la bellezza dei paesaggi. Paesaggi che troppo spesso però passano in secondo piano rispetto ai suoi divertimenti e stravaganze.
Mykonos è un luogo dove ancora ci si può emozionare davvero per un tramonto, o una passeggiata tra le viuzze cittadine soffermandosi ad osservare le barchette che entrano ed escono dal porto.
Questo articolo vuole proprio ammirare quest’isola con un’occhio diverso, scoprendone quel malinconico silenzio e quella sorta di pace riequilibrante che la caratterizza alla fine di ogni estate.
Mykonos… lo sapevate che?
Chora Mykonos (Chora o Hora significa centro villaggio) è il capoluogo, il centro urbano più grande dell’isola.
Prima di incamminarci però tra le sue deserte stradine notturne, tipiche della stagione autunnale, scopriamo qualche curiosità su questa bellissima isola del mar Egeo.
Mykonos e la mitologia
Così come la maggior parte delle isole della Grecia, anche Mykonos ha un legame con la mitologia greca, ed è inoltre nota per essere stata il luogo di due mitiche grandi battaglie.
Una leggenda racconta infatti che Zeus qui abbia combattuto i Titani, sconfiggendoli e spedendoli nelle profondità della terra.
Un’altra narra che sia stato il luogo dove si è conclusa la Gigantomachia, quando Ercole, figlio di Zeus, attirò i Giganti dal Monte Olimpo per ucciderli. Alcuni ritengono che i grandi massi sparsi per l’isola siano proprio i corpi pietrificati di quei giganti.
Un’isola con molti nomi
Il suo nome deriva da Mykonos, l’omonimo primo sovrano dell’isola. Un semidio pare, figlio (o nipote) di Apollo, il dio della musica e delle arti.
Per la maggior parte dei turisti che la visitano però è semplicemente conosciuta come la “nuova Ibiza” per via della sua fama di isola festaiola.
Ma i suoi nomi non finiscono qui. Mykonos, insieme a Tinos e Andros, è spesso soggetta alla forza del vento estivo Meltemi, forte e allo stesso tempo rinfrescante. Di conseguenza viene soprannominata anche ”isola dei venti”.
Dai pirati ai VIP
Per via della sua posizione strategica Mykonos ha sempre attirato l’attenzione dei pirati dell’Egeo. Per proteggersi dalle loro incursioni, gli abitanti del luogo costruirono un labirinto di strade in cui essi spesso si perdevano.
Dagli assalti dei pirati si è passati dopo molti secoli a quelli dei turisti e delle celebrità di tutto il mondo, che si riversano sull’isola per immergersi nella sua vibrante cultura modaiola.
I colori di Mykonos
Vi siete mai chiesti come mai le case di Mykonos o di altre isole greche siano tutte imbiancate a calce con splendide porte e persiane colorate?
Non esiste solo una ragione estetica.
Cominciamo dal bianco, tinta tipica dei Paesi mediterranei. Oltre ad essere economico, riflette i raggi del sole, mantenendo le case fresche durante le estati calde e umide.
Ed ora spieghiamo il significato dei colori.
A Mykonos si segue un codice rigoroso per la verniciatura di porte e finestre. Potrete notare che generalmente gli abitanti locali usano solo il blu, il rosso e il verde, colori che corrispondevano alle professioni dei residenti: il verde per i contadini, il blu per i pescatori e il rosso per tutti gli altri.
Le chiese hanno le cupole colorate di blu, colore che indica la connessione con mare e cielo.
Piccola chicca, il Mykonos Blue è una tonalità popolare in tutto il mondo e presente in molte palette di colori di design.
La storia del pellicano Petros
Mykonos ha una mascotte, la cui storia risale al 1958.
In quell’anno infatti un pellicano (al quale venne dato il nome di Petros) arrivò per la prima volta sull’isola in cattive condizioni di salute. Un pescatore si prese cura di lui e questi, pur essendo libero di andarsene, decise di rimanere sull’isola divenendone una vera e propria icona.
Nel corso degli anni, Petros si è rivelato un personaggio particolare, facendo parlare spesso di sé per un motivo o per l’altro.
Purtroppo ci ha lasciati nel 1985, ma da allora la comunità di Mykonos ha continuato ad adottare un pellicano come mascotte.
Quindi non sorprendetevi di trovare un grosso pellicano bianco che si aggira per le vie del lungomare come un esperto conoscitore della città.
Tra le viuzze di Chora Mykonos
Posizionata su un’altura, in una baia a forma di semiluna ubicata nella parte nord orientale dell’isola, Chora Mykonos è un tipico villaggio greco con case basse e bianche dalle porte e finestre blu, che si alternano a bar, ristoranti e negozi di ogni genere.
Durante l’estate qui ed in tutto il resto dell’isola la movida impazza a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma se avrete la fortuna di poterla visitare in primavera o autunno potrete conoscere il suo aspetto più insolito.
In queste stagioni infatti, quando è meno affollata, la cittadina mostra il suo volto più autentico, tra scenari e paesaggi urbani e naturalistici di rara bellezza.
Chora Mykonos è un vero e proprio dedalo di viuzze dove è impossibile non perdersi.
Ed è proprio scoprire questo dedalo di stradine, costruito come un labirinto per far fronte al vento (e come detto alle incursioni dei pirati), che sarà lo scopo principale del nostro girovagare solitario.
Addentando a piccoli morsi un pita-gyros (versione ellenica del kebab con carne aromatizzata di maiale) iniziamo quindi la nostra passeggiata silenziosa e lontana dal caos che connota questa cittadina per molti mesi all’anno.
Mi lascio alla spalle Platea Mavrogenous, la piazza dove si trova il busto dell’eroina rivoluzionaria Mantò Mavrogenous, alla quale venne riconosciuto il grado di generale per la sua partecipazione nella vittoria contro i turchi.
Qui un romantico saxofonista allieta i pochi passanti con le sue nostalgiche note, memorie di un’estate ormai trascorsa e terminata.
Prendo la via principale chiamata Matoyanni, normalmente un vero e proprio bazar dove i turisti si lanciano nello shopping più sfrenato.
Mi inoltro tra le viuzze deserte, dove incontro solo qualche gatto sornione mezzo addormentato o frettoloso abitante che rientra a casa. Raggiungo così lentamente le principali attrazioni della città: la chiesa ortodossa Panagia Paraportiani, tipica chiesetta bianca in stile ellenico, ed il Castello di Panigirakis, un edificio storico sulla scogliera, oggi sede di un lussuoso hotel. Arrivo fino a Kastro, una zona un tempo fortificata e che si trova tra la Piccola Venezia e il porto.
Qui è ubicata la chiesetta di Panagia Paraportiani, costruita dove si trovava il cancello secondario del castello medievale ed il cui nome significa proprio “Nostra Signora della porta sul retro”.
A chi di voi che come me ha conosciuto Mykonos durante i periodi di alta stagione farà sicuramente effetto vedere queste stradine normalmente brulicanti di vita cosi deserte. Tutto assume una connotazione romantica, quasi nostalgica. In un luogo come questo dominato dal rumore e dall’esasperazione delle cose, lo spazio della quiete diventa vitale. Senza rumori o persone intorno è possibile gustarne veramente la bellezza e la magia.
Piccola Venezia
Generalmente la maggior parte delle serate a Mykonos inizia qui, a Mikrì Venetia (Little Venice), una zona resa celebre per le sue case costruite in stile veneziano con balconi che si affacciano sul mare.
Durante la dominazione veneziana queste abitazioni appartenevano ai mercanti che commerciavano con la potente repubblica marinara. Si trova nella parte orientale della baia ed è dominata dalla collina dove si trovano i famosi mulini a vento.
Oggi queste antiche residenze ospitano bar e ristoranti, mete perfette per un intermezzo romantico e per godere delle migliori e più fotografate vedute della città.
È il simbolo della Chora, e vi conquisterà sicuramente per via della sua architettura caratterizzata da una schiera di case galleggianti sull’acqua.
Un po’ come a Venezia (da cui il nome), anche se con la città lagunare Mykonos non ha proprio nulla a che vedere.
Little Venice e i mulini
I dintorni di Chora Mykonos
Se la quiete delle silenziose stradine di Chora non sarà sufficiente e vorrete allungare la vostra esplorazione, nei dintorni del borgo è possibile visitare tanti altri luoghi. Tra questi la Casa di Lena, un’autentica abitazione del 1800 ubicata a Tria Pigadia, ed il villaggio di Ano Mera, dove il passato è ancora preservato tra i vicoli e le abitazioni costruite nel 1600 dai coloni cretesi.
Recatevi anche al faro Armenistis, forse uno dei punti migliori per assaporare la bellezza dell’isola lontano dal caos. Lo si raggiunge grazie ad una strada costiera sterrata. Si tratta di un rudere, ma non importa. Quello che conta è il fantastico panorama sul porto di Mykonos e sulla vicina isola di Tilos che vi regala una volta raggiunto.
Ed infine, le numerose spiagge che rendono quest’isola una delle migliori mete estive della Grecia.
Tra le spiagge più rinomate vi sono Kalafatis, Ornos, Paraga, Paradise, Super Paradise ed Elià, localizzate nella parte sud dell’isola.
Aghios Stefanos e Panormos sono invece tra le più conosciute nella parte settentrionale.
Visitarle, godendone pace e tranquillità senza troppi turisti intorno, potrebbe essere un’esperienza davvero appagante e rilassante.
Il faro Armenistis in lontananza
Come raggiungere Mykonos
Mykonos dispone di un aeroporto attivo esclusivamente durante la stagione estiva, il quale garantisce i collegamenti aerei con la Grecia continentale e con il resto d’Europa.
Le tariffe dei voli variano ovviamente moltissimo a seconda di date e disponibilità, ma se prenotate con anticipo con una compagnia low cost e magari decidete di optare per un periodo meno gettonato riuscirete a spuntare un buon prezzo.
Nelle altre stagioni un servizio traghetti collega l’isola con Pireo, Rafina, Salonicco e con le altre isole dell’Egeo.
La durata del viaggio in nave da Atene a Mykonos è di circa cinque ore.
Tavolini vuoti a Chora Mykonos
Per concludere, anche una località turistica molto gettonata e caotica per molti mesi all’anno come Mykonos può diventare un luogo tranquillo dove poter assaporare la magia del silenzio.
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