- Il vertice del triangolo
- La città del re folle
– Karlův most, il maestoso Ponte Carlo
– L’Orologio Astronomico
– Il cimitero ebraico e la leggenda del Golem
– Un antico laboratorio di alchimisti, lo Speculum Alchemiae
– Museo della magia e dell’alchimia
– La dimora dei cavalieri templari, l’Isola di Kampa e il canale del Diavolo
– Il Vicolo d’Oro ad Hradčany
– Palazzo Mladotovský, la casa di Faust - Camminando tra i fantasmi di Praga
- Immaginario e realtà
L’esoterismo e la magia a Praga fanno parte delle sue radici fin dalla fondazione.
La stessa base fonetica del suo nome, ossia la parola slava práh, rimanda al significato di “soglia da oltrepassare”, “guado”, “confine”.
Un confine tra realtà e soprannaturale.
Oggi si festeggia in quasi tutto il mondo Halloween, o notte di Tutti i Santi. Una festa cristiana occidentale di origine celtica, che viene associata al macabro, al soprannaturale ed all’orrore. Quale miglior occasione quindi di una passeggiata nel tempo e nello spazio della Praga esoterica!
La fama di Praga come luogo esoterico risale al 1500, sotto il regno di Rodolfo II, Imperatore del Sacro Romano Impero tra il XVI e il XVII secolo, un sovrano molto appassionato di alchimia.
La sua passione per questo antico sistema filosofico esoterico lo aveva portato al punto di venir considerato addirittura folle. A corte invitava menti illustri del tempo come Giovanni Keplero, accogliendoli e finanziandoli al fine di svelare tutti i misteri della natura e dell’esistenza e perseguire la conoscenza universale per metterla al servizio dell’uomo. Alcuni dei principali obiettivi ai quali dovevano dedicarsi erano la ricerca della formula per trasformare il metallo in oro e l’elisir dell’eterna giovinezza.
Precedentemente, anche un altro sovrano, Carlo IV, era particolarmente interessato alla magia ed alle arti occulte.
A lui si deve la costruzione di Nove Mesto (Città Nuova), che trasformò in una sorta di Gerusalemme Celeste, una città in armonia tra divino e terreno.
Il famoso Ponte Carlo a lui dedicato è letteralmente carico di simboli mistici, come vi dirò più avanti nel mio articolo.
Aprite quindi la vostra mente verso l’immaginario dark in questo piccolo viaggio nella Praga esoterica. Buona lettura!
Il vertice del triangolo
Praga è una delle tre città emblema del Triangolo della magia bianca insieme a Lione e Torino.
Queste tre città si crede possiedano un’aurea magica ed avvolgente che racchiude segreti e antichi poteri, e che affascina migliaia di viaggiatori curiosi. Ognuna delle tre ha una storia ed un peculiare patrimonio culturale, ed insieme si contrappongono al Triangolo della magia nera, i cui vertici sono Londra, San Francisco ed ancora Torino.
Per secoli è stata popolata da alchimisti, astronomi e maghi attratti dalla magia. La sue vie pullulano di simboli magici e religiosi e significati occulti anche spesso drammatici e sinistri.
Passeggiando tra le sue strade durante la notte si avverte quasi la presenza dei fantasmi dei personaggi che un tempo la popolavano.
Che decidiate di trascorrere a Praga solo un week end o più giorni, il suo lato esoterico non vi deluderà, permettendovi di vivere una serie di esperienze uniche e davvero interessanti.
La città del re folle
“
Praga, ingrata Praga, io ti ho resa famosa e tu ora scacci me, il tuo benefattore!
– RODOLFO II D’ASBURGO, SOVRANO DI PRAGA DAL 1576 AL 1612
L’anima del re folle, Rodolfo II, il quale donò splendore e fama a Praga ma morì maledicendola per averlo rinnegato, vaga tuttora inquieta e delusa tra i vicoli della città.
Inseguiamola tra i monumenti e le architetture esoteriche di Staré Město e Malá Strana, ed addentriamoci insieme nei suoi misteriosi sotterranei.
Nella capitale ceca il mistero è da sempre dietro l’angolo.
Iniziamo quindi il nostro viaggio nella Praga esoterica più intrigante, e andiamo a scoprirne le storie e le leggende più suggestive e tenebrose!
Karlův most, il maestoso Ponte Carlo
Partiamo dal Ponte Carlo, l’emblema della città, la cui prima pietra venne posta in una data astrale favorevole (9 luglio 1357 alle ore 5:31 del mattino). Una data non casuale che forma una sequenza piramidale palindroma ritenuta di buon auspicio: 135797531. Secondo gli astrologi questa data lo avrebbe preservato da cataclismi e distruzione.
Fatto costruire dal 1357 al 1402 da Carlo IV, allora Re di Boemia e Imperatore del Sacro Romano Impero, il ponte collega la Città Vecchia col il quartiere di Malá Strana, sulla riva opposta della Moldava.
Alle due estremità vi sono tre torri di guardia mentre lungo il suo percorso di trovano trenta statue di santi. Rappresentano una sorta di percorso di illuminazione spirituale verso il Crocifisso, simbolo di convergenza delle energie dell’universo.
Il ponte è attorniato da molte leggende.
La prima riguarda il suo costruttore, l’architetto Petr Parléř. Pare infatti che, dal momento che inizialmente tutto ciò che veniva costruito di giorno crollasse poi di notte, questi avesse fatto un patto col diavolo promettendo in cambio l’anima della prima persona che lo avesse attraversato. Una volta terminato il ponte e pentitosi del patto aveva cercato di ingannare il diavolo facendo attraversare il ponte ad un gallo. Il diavolo però, accortosi dell’inganno, ruba l’anima di sua moglie attirandola con un inganno sul ponte.
Un’altra leggenda è legata a San Giovanni Nepomuceno, fatto uccidere da re Venceslao IV. La sua statua è presente sul ponte e pare che toccarla porti fortuna e assicuri il ritorno a Praga.
Molte sono anche le storie legate a sparizioni di persone e ad annegamenti misteriosi nella Moldava nei quali i cadaveri non sono mai stati ritrovati. Questi incidenti sono spesso stati associati ai Vodnik, spiriti delle acque boemi dal carattere irascibile e vendicativo. Queste creature si aggirano nel fiume e nei canali con il compito di custodire le anime degli annegati in ampolle.
Il Ponte Carlo durante il giorno è un luogo sempre molto vivace e popolato (anche troppo). Non stupitevi quindi se troverete file e gruppi di turisti di ogni età ovunque intenti a fare selfie e foto con gli scorci e gli sfondi più iconici.
Ma di notte, con la nebbia soprattutto, fa venire davvero i brividi.
L’Orologio Astronomico
Un altro monumento ricco di simbolismi religiosi e pagani è l’Orologio Astronomico, che si affaccia sulla Piazza della Città Vecchia dalla Torre del Vecchio municipio.
Collocabile tra le opere di Praga più famose al mondo, è un insieme di elementi legati al numero 4.
Oltre a simboleggiare i quattro punti cardinali, il numero rappresenta i quattro elementi esoterici della vita (acqua, aria, terra e fuoco). Ricorre anche a quattro figure allegoriche (uno scheletro che rappresenta la Morte, un viandante, simbolo dell’Avarizia, un uomo con lo specchio, simbolo della Vanità, e un turco, rappresentante la Lussuria). Essi trovano spazio sul quadrante insieme ad ore, segni zodiacali e ad una rappresentazione dell’universo.
Il suo artefatto più antico è il meccanismo del quadrante astronomico, che risale al 1410. Ha la forma di un astrolabio, uno strumento astronomico utilizzato per calcolare la posizione dei corpi celesti.
In epoche successive sono state aggiunte il quadrante del calendario, le sculture gotiche e le figure degli Apostoli.
L’ultima aggiunta è quella del gallo dorato, nel 1866.
Ogni ora l’orologio si anima per alcuni secondi.
Le figure allegoriche si muovono, appaiono le dodici statue degli Apostoli che benedicono i turisti raggruppati ai piedi della torre, ed il gallo canta.
La leggenda dell’Orologio di Praga racconta che re Venceslao IV fece accecare il suo costruttore, l’orologiaio imperiale Hanuš per preservare l’unicità dell’opera e impedirne la replica. Questi si vendicò quindi suicidandosi tra gli ingranaggi, sabotando quindi il meccanismo dell’orologio e pronunciando una terribile maledizione: nessuno avrebbe più potuto ripararlo e chiunque ci avesse provato sarebbe morto.
Il suo gesto in effetti ne compromise il funzionamento fino al 1552.
Questo capolavoro di meccanica e arte è talmente sofisticato, ricco di elementi e dettagli religiosi ed astronomici da avere qualcosa di magico.
L’Orologio Astronomico, nel cuore della Città Vecchia
Il cimitero ebraico e la leggenda del Golem
L’antico cimitero ebraico è un luogo carico di simbolismi situato nel quartiere di Josefov, l’antico ghetto della città.
Dalla metà del Quattrocento al 1787 è stato l’unico posto in cui gli ebrei praghesi potessero essere sepolti. La pietra tombale più antica risale al 1439, e in totale si possono contare circa 12.000 lapidi. Il numero di persone sepolte è in realtà molto più alto (si pensa oltre 100.000) ma le sepolture sono stratificate una sull’altra.
Una delle persone più illustri qui seppellite è il Rabbi Judah Loew ben Bezalel (1525-1609), rabbino capo della Boemia del XVI secolo il cui nome viene associato alla leggenda del Golem di Praga.
La storia vuole che il Golem, un gigante artificiale appartenente alla tradizione ebraica, sia stato da lui plasmato con il fango del fiume Moldava e reso vivo grazie ad alcuni riti ed incantesimi con uno scopo, quello di proteggere la comunità ebraica dai soprusi e violenze di quella cristiana.
Cosi come il mostro di Frankenstein, anche il Golem di Praga si rivela difettoso ed ingovernabile, e per questo viene distrutto. Si trasforma infatti in un castigo per il suo creatore, colpevole di aver cercato di emulare Dio, e per l’intera comunità.
A differenza di altri monumenti e quartieri della città, durante la Seconda guerra mondiale il cimitero non è stato distrutto dai nazisti. Intendevano infatti preservarlo a memoria di un popolo che volevano portare all’estinzione.
Per visitare l’intero quartiere ebraico, con le sinagoghe (Maisel, Pinkas, Klausen e quella spagnola), i musei, ed ovviamente il cimitero, è necessario comprare un biglietto di accesso.
Allego qui il link al sito ufficiale per informazioni: www.jewishmuseum.cz
Un antico laboratorio di alchimisti, lo Speculum Alchemiae
Nel 1500 l’alchimia era considerata una vera e propria scienza, alla pari di chimica o fisica.
Ed è proprio sotto l’impero di Rodolfo II d’Asburgo (1552-1612) che la città riunisce alcuni degli scienziati più famosi del panorama europeo. Tra questi l’astrologo ed astronomo Tycho Brahe ed il famoso matematico e filosofo Giovanni Keplero.
Rodolfo II, essendo un mecenate ed un appassionato di scienza, finanzia durante il suo regno proprio la costruzione di laboratori alchemici, tra i quali lo Speculum Alchemiae.
Viene da chiedersi perché questo luogo fosse ubicato segretamente nel quartiere ebraico?
La ragione nasce dal contrasto ideologico e religioso del periodo storico. Rodolfo II era un amante dell’esoterismo e dell’alchimia, ma anche l’Imperatore del Sacro Romano Impero e un membro della casata asburgica, fortemente cattolica. La sua passione per l’alchimia doveva essere mascherata e tenuta letteralmente nell’ombra o sarebbero stati guai.
Rinvenuto quindi nel 2002 nei sotterranei della casa del rabbino Loew, dietro al quartiere ebraico della città, il laboratorio è oggi un piccolo museo aperto a piccoli gruppi con visita guidata.
Racchiude un tesoro inestimabile di oggetti che vi permetteranno di immergervi in un mondo davvero attraente ed intrigante come quello dell’alchimia. Le sue stanze e cunicoli sembrano un portale temporale verso un mondo oscuro.
Nel negozio, che si affaccia su una graziosa piazzetta di Staré Město, potrete anche acquistare qualche souvenir a tema (libri, elisir e distillati, amuleti energetici e pozioni “magiche”).
L’ingresso costa 200 corone (circa 8 Euro) e la visita dura un’ora, mentre il negozio è aperto dalle 10:00 alle 18:00.
Museo della magia e dell’alchimia
Per chi fosse interessato al tema, è doverosa una visita al Museo della magia e dell’alchimia, situato nei pressi del castello.
E’ un luogo dove gli alchimisti si riunivano per dedicarsi alle loro ricerche segrete. Oggigiorno propone ricostruzioni di laboratori, esposizioni interattive e informazioni sulle pratiche alchemiche.
Un viaggio fisico e virtuale che vi condurrà attraverso un vero e proprio labirinto di laboratori segreti e caveau sotterranei.
La dimora dei cavalieri templari, l’Isola di Kampa e il canale del Diavolo
L’Isola di Kampa è una deliziosa parte della città situata nel quartiere di Malá Strana, tra il fiume Molvada e un canale artificiale, il Čertovka, soprannominato il “canale del Diavolo”.
Secondo una leggenda il canale porta questo nome per via di una donna indemoniata che viveva nella zona e si recava al torrente per lavare i panni.
Vi è anche la statua di un folletto dell’acqua che si dice possa rubarti l’anima se lo guardi negli occhi. Se ne sta seduto vicino al vecchio Mulino del Gran Priore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, risalente al 1400.
L’isola di Kampa era una zona di residenza dei cavalieri templari ed infatti ospita la residenza del Gran Maestro dell’Ordine, un edificio bizzarro dalla forma di mezzaluna.
Folletti, diavoli e antichi cavalieri a parte, l’Isola di Kampa è un luogo tranquillo dove godersi una passeggiata lontano dalle zone più turistiche.
Il canale del Diavolo a Kampa
Il Vicolo d’Oro ad Hradčany
Se non vi basta fatevi un giro al Vicolo d’Oro, un’antica viuzza situata nel quartiere di Hradčany, dentro i confini del Castello di Praga.
Era abitata dagli alchimisti e astronomi che conducevano esperimenti e studi nel periodo del regno di Rodolfo II.
Oggi è una celebre meta turistica caratterizzata da una fila di edifici variopinti color pastello che contengono esposizioni permanenti di armature, armi, mobili ed oggetti antichi. E naturalmente qualche immancabile negozio di souvenir.
Il biglietto con gli ingressi a tutte le aree del castello costa 450 corone.
Il Vicolo d’Oro
Palazzo Mladotovský, la casa di Faust
Se siete amanti dell’esoterismo più estremo dovrete assolutamente recarvi a Charles Square, dove vi troverete di fronte alla leggendaria Casa Faust.
E’ un edificio color bianco e rosa dedicato al Dottor Faust, personaggio di un’opera di Johann Wolfgang von Goethe (il Faust) noto per aver stipulato un patto con il diavolo.
“Faust” è un dramma in versi pubblicato nel 1808, ed è ritenuto una delle opere più importanti della letteratura europea e mondiale.
Ha come fonte un’opera teatrale scritta da Christopher Marlowe alla fine del 1500, “La tragica storia del Dottor Faust”.
Questo dramma racconta la storia del Dottor Faust, uno studioso talmente avido di conoscenza da non accontentarsi del sapere accademico e scientifico, e quindi audace al punto di avventuratosi nel campo della magia nera.
Allontanandosi anche dalla teologia dogmatica, invoca il diavolo Mefistofele con il quale stipula un patto: potrà godere della conoscenza e dei servizi del servo di Lucifero per ventiquattro anni, dopo i quali questi avrà in cambio la sua anima.
Durante l’opera Faust viene continuamente consigliato da due angeli, uno buono e uno malvagio, che simboleggiano i due lati della natura umana. Nonostante l’angelo buono riesca più volte ad insinuare in Faust il dubbio sulla sua scelta per riportarlo alla salvezza, le minacce di Mefistofele e le apparizioni di Lucifero lo fanno desistere dal rompere il patto.
Alla morte, la sua anima rimane quindi per sempre dannata.
In molti associano l’edificio al Dr. Faust.
Una versione della leggenda narra che proprio da li il diavolo lo condusse all’inferno, dato che ci sono dei segni inspiegabili sul muro.
Altre storie macabre parlano di sparizioni di studenti che dimorarono in quelle stanze in periodi successivi.
C’è da dire che la casa si trova nella zona di Na Morani, dove in epoca pagana venivano praticati sacrifici umani.
Inoltre molti personaggi eccentrici con la passione per l’occulto e l’alchimia hanno vissuto tra quelle mura o in zone limitrofe.
Palazzo Mladotovský, la casa del Dottor Faust
Camminando tra i fantasmi
Ed eccoci arrivati ai fantasmi dei personaggi celebri e di quelli meno famosi che hanno popolato la Praga del passato e l’hanno resa una delle capitali mondiali dell’esoterismo.
All’interno di uno storico palazzo del XIV secolo, a Malá Strana potrete visitare il Ghost Museum, dove conoscerete le principali leggende consultando documenti storici autentici.
Se vorrete vivere una piccola avventura potrete anche partecipare ad uno dei tanti Ghost Tour notturni guidati tra le strade cittadine e nei sotterranei della città. Durante questa passeggiata potrete ascoltare le inquietanti storie di uccisioni e maledizioni dei suoi abitanti.
Insieme alla mia ragazza ho preso parte ad uno dei tanti tour notturni guidati in inglese. Ci sono anche in italiano e tedesco, ma sono più difficili da prenotare.
La guida Martina, una ragazza ceca molto coinvolgente e disponibile, ci ha condotto tra i vicoli della Città Vecchia tra edifici abbandonati, antichi manicomi comunali, chiese e oscuri cortili. Passo dopo passo ci ha raccontato le vicissitudini e le tragedie di uomini e donne i cui fantasmi si dice vaghino ancora in cerca di pace o vendetta per i crimini e i torti subiti.
Cliccate qui se volete dare un’occhiata al sito di McGee’s Ghost Tour of Prague e al relativo tour di un’ora e mezza a cui ho partecipato.
Immaginario e realtà
Praticamente quindi ogni pietra, bottega, portone o palazzo della città protegge un mistero e custodisce una leggenda.
Tramandano storie di morte e d’amore, di invidie e gelosie.
Narrano di re e regine, cavalieri e monaci, fantasmi e diavoli, streghe, alchimisti e creature immaginarie che nei secoli hanno calpestato le strette e oscure strade cittadine.
Cronaca e invenzione si mescolano sapientemente fornendo moniti e perle di saggezza colorati di tinte macabre e grottesche.
Ed in questo modo spiegano l’origine della cultura praghese e dei grandi monumenti cittadini, in una sorta di passeggiata dark tra immaginario e realtà.
Il Ponte Carlo avvolto dall’oscurità della notte
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Ti è venuta la curiosità di andare alla ricerca dei fantasmi e dei misteri della Praga esoterica?
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Se invece hai voglia di qualcosa di più tranquillo e meno inquietante dai un’occhiata al mio articolo sulle attività curiose ed alternative da fare durante una visita in questa bellissima città.
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