- Qualche dettaglio prima di partire
- Rambla de Catalunya
– L’incredibile e talentuoso Antoni Gaudí - Rambla de Canaletes
- Rambla dels Estudis
- Rambla de les Flors
– Un’esplosione di sapori spagnoli
– Una dedica al jamón serrano - Rambla de Caputxins
- Rambla de Santa Monica
- Galleria fotografica
Primavera e autunno sono le stagioni ideali per visitare Barcellona.
Durante l’estate è una metropoli che si trasforma, aprendo le sue braccia ai migliaia di turisti che la scelgono come meta delle proprie vacanze. In queste stagioni però, grazie al suo clima, si può gustare al meglio la sua ricca offerta culturale, senza tralasciare ovviamente la buona cucina, i divertimenti, lo shopping e le sue centinaia di storia da scoprire.
Puoi davvero perderti piacevolmente nel suo tracciato urbano ricco di eredità architettoniche e storiche, e passeggiare su e giù per Las Ramblas, i suoi ampi e variopinti viali pulsanti di vita, ti da un senso di libertà e ti pervade di energie positive.
Qualche dettaglio prima di partire
La Rambla, chiamata anche al plurale Les Rambles in catalano e Las Ramblas in castigliano, è un viale lungo un chilometro e quattrocento metri realizzato nel Medioevo, che collega Plaça de Catalunya con il Port Vell, l’area portuale.
E’ uno dei simboli della città, frequentatissimo tutto l’anno sia dai numerosi turisti che dagli abitanti del luogo. La parola rambla deriva dall’arabo raml (sabbia) ed indica una strada ricavata da un corso d’acqua asciutto, interrato o ricoperto.
E’ composta da cinque viali che si sviluppano da nord a sud, la Rambla des Canaletes, che ha inizio dalla fontana omonima, la Rambla dels Estudis, la Rambla de les Flors (o de Sant Josep), con il caratteristico Mercato de la Boqueria, la Rambla dels Caputxins, dove si trova la splendida Plaça Reial, e la Rambla de Santa Mònica.
In realtà anche la via che prosegue oltre Plaça Catalunya porta il nome di Rambla de Catalunya, e quella che prosegue oltre il monumento di Colombo si chiama Rambla de Mar.
Rambla de Catalunya
Il mio pomeriggio lungo Las Ramblas inizia percorrendo Rambla de Catalunya verso la piazza omonima. Passo dopo passo, sebbene le abbia già percorse molte volte, mi rendo conto di quanto esse riassumano la vivacità e l’originalità di questa città.
In questa famosa strada si trovano edifici storici molto importanti oltre che a due divertenti statue di animali realizzate da Josep Granyer: Jirafa Coqueta e Meditació.
E’ parallela al viale Passeig de Gràcia, ugualmente piacevole, ricco di spunti interessantissimi e famoso per i negozi di lusso e i suoi edifici. Se sei un fan di architettura troverai Casa Lleó i Morera, Casa Amatller e Casa Batlló (la più famosa delle tre ed una delle molte opere dell’architetto catalano Antoni Gaudí).
L’incredibile e talentuoso Antoni Gaudí
In questa passeggiata barcellonese non posso evitare di menzionare Antoni Gaudí i Cornet, architetto spagnolo e massimo esponente del modernismo catalano al quale questa meravigliosa città è profondamente legata.
E’ stato definito come il “plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro”, e sette delle sue opere a Barcellona figurano nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Tra queste vi sono la facciata della Sagrada Família, la celebre basilica, Palazzo e Parco Güell e appunto Casa Batlló.
Visitare Barcellona, anche se per una breve sosta, significa entrare in contatto con queste opere che lasciano veramente senza fiato.
Rambla de Canaletes
Dopo essermi seduto per qualche minuto a riposare ed osservare il flusso continuo di persone che escono dalle scale della fermata della metropolitana inizio a percorrere Rambla de Canaletes, che prende il nome dalla fontana situata fin dall’antichità all’interno di un vecchio studio dove ora sorge un’università.
Una leggenda vuole che chi beve la sua acqua ritornerà a Barcellona.
Può essere considerata la Rambla dei musicisti. Ci sono infatti molti negozi di strumenti popolari e ristoranti con musica dal vivo, ed in questa zona, nel 1933, è nato uno dei cocktail bar più famosi della città, el Palau d’Anglada 10.
Rambla dels Estudis
Questa parte è chiamata anche Rambla degli uccelli per via di un tradizionale mercato con i volatili, ma il suo monumento più simbolico è la Chiesa di Betlemme, una chiesa barocca del XVII – XVIII secolo che faceva parte di un convento di gesuiti, e nella quale vennero organizzati i primi asili d’infanzia pubblici.
Rambla de les Flors
Continuo a camminare lungo la Rambla de les Flors, uno dei luoghi dove si trova la cultura più viva e vibrante della città, fatta di bancarelle, chioschi, venditori ambulanti e artisti.
Sulla sinistra trovo il Mercato della Boqueria, e decido di intrufolarmi al suo interno.
Un’esplosione di sapori spagnoli
La Boqueria, in catalano (Mercat de la Boqueria o mercat de Sant Josep) è il mercato più famoso di Spagna e uno dei più grandi della Catalogna. Pensa che copre una superficie di 2.583 metri quadrati e ospita al suo interno più di 300 bancarelle.
Oltre che grande è anche uno fra i più antichi del Paese. Nasce infatti agli inizi del XVII secolo alle porte della città nella piana del Pla de la Boqueria con lo scopo di non pagare le tasse sulle merci, ma viene ufficialmente inaugurato nel 1836 e localizzato dove si trova tuttora fra il Palazzo della Virreina e il Teatro Liceu.
Oggigiorno non è solo un mercato dove si possono trovare alimenti locali di prima qualità se si vuole organizzare una cena speciale, ma anche una vera e propria attrazione turistica.
Girovago tra le bancarelle soffermandomi ad osservare i dettagli dei colori e delle composizioni culinarie realizzate tra i banconi e gli scaffali. I banchetti di frutta sono sicuramente i più colorati ed affascinanti e si può davvero trovare di tutto: frutti esotici, spezie e peperoncini, frullati e fiori commestibili da decorazione.
Ma la Boqueria è il posto perfetto dove trovare i famosi insaccati e salumi spagnoli come il jamón serrano o la botifarra, la salsiccia catalana, qualsiasi taglio di carne di prima scelta e per gli amanti del buon pesce una vasta gamma di tonni, salmoni e crostacei freschissimi che insieme a granchi, ricci, vongole e cozze di tutte le taglie si muoveranno davanti ai tuoi occhi come se fossero stati appena pescati.
Una dedica al jamón serrano
Mi soffermo parlando un attimo del jamón serrano perché ne vado matto, e non perdo occasione di mangiarlo ogni volta che metto piede in Spagna.
Letteralmente “prosciutto di montagna”, è ottenuto dalla salatura e seccatura all’aria dagli arti posteriori dei suini di razza bianca alimentati principalmente a mangimi di cereali. La denominazione jamón serrano è riconosciuta come specialità tradizionale garantita.
Non tornare da un viaggio in Spagna senza averlo assaggiato!
Rambla de Caputxins
E’ un tratto di questi viali popolare soprattutto tra i giovani, ed è stata in passato conosciuta come il punto d’incontro dell’élite culturale catalana grazie alla sua atmosfera vivace ed elegante ed agli spettacoli del Gran Teatre del Liceu.
Oltre che al Mosaico di Joan Mirò, qui si trova la la Plaça Reial, a mio avviso uno degli angoli più romantici e suggestivi della città, specialmente di notte.
Mi ha sempre ricordato un po’ un’oasi, con le palme, i portici e la splendida fontana dedicata alle Tre Grazie situata al centro. Anche i suoi lampioni possono essere annoverati tra le prime opere di Gaudí, ed inoltre per chi ama la vita notturna è una delle zone migliori e divertenti dove trascorrere la serata.
È un luogo che affascina e in cui c’è sempre qualche novità da scoprire o scorcio da immortalare.
Rambla de Santa Monica
Percorro l’ultimo tratto delle Ramblas, il più tranquillo che conduce alla parte costiera della città.
Lungo il percorso vi sono alcuni edifici storici come la casa di Napoleone, il Palazzo Marc, la Chiesa della Mercede e il Teatro Principale.
In questa ultima parte mi imbatto nelle immancabili statue viventi che rimangono immobili per ore. Sono molto suggestive e nella maggior parte dei casi veramente molto estremamente curate nei dettagli. Ce n’è anche una di Gaudí oggi!
Sono arrivato al capolinea, dove si erge maestoso il monumento a Cristoforo Colombo, uno dei simboli più amati della città.
Si tratta di un’enorme statua dell’esploratore genovese posta in cima ad una colonna di 60 metri di marmo. E’ stata costruita per ricordare il momento in cui Colombo, di ritorno dal Nuovo Mondo, si è recato dai sovrani spagnoli Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona.
La statua lo raffigura col braccio destro esteso col dito indice puntato verso il mare.
E proprio come il grande navigatore mi lascio alle spalle la vitalità e la frenesia cittadina delle Ramblas per allungare il mio sguardo verso l’orizzonte silenzioso del mare che si allunga di fronte a me.
Ti è piaciuto il mio articolo? Hai altre curiosità o esperienze da aggiungere alle mie su questo sempre magnifico spaccato di vita barcellonese?
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