Il Dharavi Slum è un sobborgo di Mumbai, in India, considerato uno dei più popolati bassifondi del mondo.
Ha un’area di poco più di 2 km quadrati ma una popolazione di circa un milione di abitanti. Questo lo rende una delle baraccopoli più densamente popolate del mondo.
Con la parola slum si intende un quartiere urbano di abitazioni sordide e malsane, privo di adeguati servizi igienici e sociali.
Fondato nel 1884 durante l’era coloniale britannica, Dharavi è attualmente un insediamento molto diversificato dal punto di vista religioso ed etnico.
E’ costituito da unità abitative molto povere e di scarsa qualità. Le infrastrutture sono infatti deteriorate o incomplete, e si sviluppano una sull’altra senza né logica né qualsiasi forma di sicurezza. La maggior parte di loro non dispone di servizi sanitari o fornitura di acqua pulita, e tanto meno di elettricità affidabile.
La vita in uno slum indiano
Per esplorare il pieno uno slum come Dharavi bisogna farlo senza avere fretta ed una meta precisa, facendosi guidare ad ogni incrocio semplicemente dal proprio istinto. E’ un’esperienza toccante ed altamente coinvolgente, un po’ come fare un viaggio sensoriale.
E per quanto si possa immaginare come sia la vita in un luogo come questo, nessuna fantasia può raggiungere la realtà.
È un labirinto di case e lamiere che si sovrappongono per nascondere (ma anche proteggere) ciò che accade all’interno. Un mondo di cunicoli stretti, sporchi e maleodoranti attraversati incessantemente da persone, capre, gatti denutriti e topi più grandi di loro.
La vita all’interno di Dharavi brulica come in qualsiasi slum o villaggio dell’India.
Gli uomini sono composti e molto dignitosi. C’è chi si dedica a piccoli affari, chi invece se ne rimane seduto a gambe incrociate, nell’ombra, ad osservare. Le donne invece sono intente alle mansioni di casa: lavare i panni, cucinare qualcosa da mangiare, intrecciare la lana con vecchi aghi arrugginiti.
Nonostante l’estrema povertà le persone sono molto amichevoli, e sembrano accettare serenamente la loro vita.
C’è molta spazzatura ovunque, ma vi sono edifici dove all’interno uomini e donne anziani ripartiscono manualmente vetro, plastica e carta in una sorta di rudimentale raccolta differenziata.
A tratti ho avuto la sensazione di essere invadente o indiscreto, ma nessuno me lo ha fatto notare, ed anzi, sono diventato quasi una vera e propria attrazione. Soprattutto per i bambini, che non perdono l’occasione di seguirti o richiamare l’attenzione.
Penso che lasciare a casa pregiudizi e precocetti, ed immergersi in questo tipo di esperienza, sia davvero un must per chiunque desideri comprendere davvero la realtà della vita dei bassifondi di una grande metropoli.
Galleria fotografica
Foto scattate all’interno delle strade del Dharavi Slum
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