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Feel the World, Montenegro

Alla scoperta di Kotor

18 Dicembre 2022byFrancesco
Alla scoperta di Kotor
  • Le Bocche di Cattaro
  • La storia di Kotor
  • Le mura fortificate e le porte della città
  • Collina di San Giovanni e omonima fortezza
  • La Stari Grad
    – La Piazza d’Armi
    – La Torre dell’Orologio
    – Le chiese
    – Museo marittimo del Montenegro
    – Il museo dei gatti
    – I palazzi storici
  • Se Kotor non ti bastasse

Inizio il mio giro a piedi a Kotor dal suo centro storico di epoca medievale, la Stari Grad (Città Vecchia), la principale attrazione della città, e mi bastano pochi passi per capire fin da subito che mi piacerà!

Non è grande, ma fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO grazie alle sue antiche fortificazioni veneziane che lo racchiudono come una sorta di scrigno pieno di gemme.
Tutti i monumenti principali sono facilmente raggiungibili a piedi dal porto, ed un giorno è sufficiente per completare la visita. Se invece si vuole esplorare la baia circostante vale davvero la pena dormire una notte in qualche albergo tipico e poi spostarsi in barca o con i mezzi terrestri.

Quando mi trovo in questo tipo di città bomboniera dal forte sapore medievale, adoro camminare con il naso all’insù per immortalare con gli occhi tutto il fascino e i dettagli di scorci e contrasti.
E passeggiare per queste viuzze e piazze fiancheggiate da eleganti palazzi in pietra è davvero un incanto. Il gioco cromatico poi con le montagne a strapiombo, l’azzurro del cielo e il riflesso del mare è meraviglioso.
Il rischio è di scontrarsi con qualcuno o di inciampare in qualche gradino, ma vale la pena correrlo.

E poi ci sono loro, i gatti!
Ce ne sono tantissimi, li puoi trovare ovunque, tanto che la città si vanta dell’appellativo di Città dei gatti.

Stari Grad di Kotor Stari Grad di Kotor

 Tra le strade della Stari Grad

Le Bocche di Cattaro

Il territorio intorno a Kotor è famoso per le Bocche di Cattaro, Boka Kotorska, uno dei fiordi più belli del Mar Mediterraneo.
Raggiungono la profondità di 28 km e sono il punto più rientrante del Mar Adriatico. Sono sovrastate da montagne che superano i 1000 metri di altezza.
Sono una destinazione incredibile oggi per le navi da crociera ma lo sono state nel passato per Greci, Romani, Bizantini e Veneziani.

Le Bocche di Cattaro si raggiungono principalmente via mare, e sembra a tutti gli effetti un paesaggio simile a quelli dei fiordi norvegesi, con la differenza che queste insenature si sono formate dall’invasione delle acque del mare nelle grandi valli interne e non dai ghiacciai.

La storia di Kotor

Kotor e dintorni hanno avuto fin dal passato una notevole importanza strategica e da qui sono transitati un po’ tutti i dominatori del Mar Adriatico. Per questo motivo la sua storia è lunga e complessa, una bella bagarre di conquiste e riconquiste. 

Viene fondata dai Romani con il nome di Acruvium per poi nei secoli diventare bizantina. Negli anni successivi cade nelle mani prima di Ottomani, Bulgari e Serbi, e poi viene annessa alla Repubblica di Venezia dal 1420 al 1797. Successivamente diventa parte del Regno Napoleonico, dell’Impero Austriaco, del Lombardo-Veneto ed infine, per un breve periodo, del Regno d’Italia. Sicuramente una bella miscela di culture e dominazioni! 

Nell’ultima sua fase storica, quella più moderna, viene riunita alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, fino a quando rimane definitivamente dal 2006 nei territori della Repubblica indipendente del Montenegro.

Le mura fortificate e le porte della città

“
Mi costi come le mura di Cattaro?
– ANTICO DETTO POPOLARE

Questo detto non lo conoscevo, ma pare si rifaccia al fatto che erigere le imponenti mura fortificate che proteggono il cuore della centro storico costò alla Repubblica di Venezia un vero patrimonio.
Sono lunghe 4,5 km e alte circa 10 metri, ed è la parte della città che visito per prima.

Insieme alla città vecchia e all’ambiente naturale, queste fortificazioni sono state inserite nel 1979 all’interno del sito UNESCO della Regione naturale e storico-culturale delle Bocche di Cattaro.

Sono un complesso eretto in più epoche, partendo fin dalla dominazione degli Illiri per poi proseguire con quella bizantina ed infine quella veneziana. 
Questi bastioni proteggono da sempre la città dal mare mentre dall’altro lato ci hanno sempre pensato le montagne, tra cui il Monte Lovćen.

Lungo il perimetro ci sono tre le porte ancora rimaste e tra le quali si può scegliere per accedere al nucleo storico medievale.

La più nota e più utilizzata è la Porta del Mare, che con il suo Leone Alato testimonia il glorioso passato veneziano.

A nord si trova la Porta del Fiume, edificata nel 1500 e che si può raggiungere grazie ad un ponte in pietra sotto il quale scorre il fiume Skurda.

A sud invece si erge la Porta del Gurdic.

Questo serpentone di pietra visibile pressoché da ogni punto della città sembra quasi un prolungamento naturale delle montagne.

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Mura della città
Porta del Gurdic
Mura presso la Porta del Fiume

Collina di San Giovanni e omonima fortezza

Risalgo i 1350 gradini lungo il percorso tra gli antichi bastioni che conducono al colle San Giovanni, o Monte Sv Ivan, fino ad un’altezza di 260 metri d’altezza. Da qui mi godo la vista mozzafiato sui tetti rossi del centro storico e sulle Bocche di Cattaro.

La salita alla fortezza richiede il pagamento di un biglietto di 8 Euro, ma soprattutto un po’ di energia, forza di volontà e soprattutto scarpe comode.

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Collina di San Giovanni
Collina di San Giovanni
Collina di San Giovanni
Collina di San Giovanni
Collina di San Giovanni
Collina di San Giovanni

La Stari Grad

Appena superata una delle tre porte di accesso ci si trova di fronte ad un nucleo urbano di stradine acciottolate tipicamente medievale, ricco di eleganti palazzi storici ed edifici in pietra, negozietti, taverne e piccoli ristoranti.
E’ una sorta di labirinto di strade e vicoli senza strade o angoli retti.

L’altitudine delle case è diseguale e le piazze totalmente asimmetriche, ma forse è proprio questo il bello!
Alcuni vicoli non hanno nome ma soprannomi tradizionali popolari, mentre le piazze principali portano nomi inerenti alle attività che si svolgevano nel passato, come: Piazza delle Armi, Piazza del Latte o Piazza della Farina.

La Piazza d’Armi

Oltrepassata la Porta del Mare si entra nella Piazza d’Armi, o Trg od Oruzja, che rappresenta un po’ il punto vitale e nevralgico della Stari Grad, con le facciate dei palazzi più imponenti e i tavolini all’aperto dislocati nel suo perimetro.

Ai tempi del dominio veneziano qui si trovava l’Arsenale, l’officina per le riparazioni e il deposito delle armi, mentre oggi ospita negozi, banche, caffè, panetterie e pasticcerie.

La Torre dell’Orologio

Il monumento simbolo della piazza è la massiccia Torre dell’Orologio, di forma squadrata e tozza, non certo paragonabile ad altre torri dell’orologio dell’Europa orientale ma non priva di un certo fascino.

Risale all’inizio del 1600, ed anche qui è presente il simbolo del Leone Alato che testimonia la dominazione veneziana. Ha uno stile misto tra barocco e gotico ed il materiale con cui è stata costruita è la stessa pietra grigia di gran parte degli altri edifici.
Si suppone che la costruzione non fosse ancora terminata nel 1667, durante il terribile terremoto che ha colpito Kotor, e che in quell’occasione si è inclinata verso il mare, tanto da renderla simile alla Torre di Pisa.

Ai suoi piedi si trova una pietra piramidale, il Pilastro dell’onta, usata in passato per legare i criminali del luogo o i ribelli ed esporli ai cittadini alla pubblica umiliazione.

Torre dell'Orologio

 Torre dell’Orologio

Le chiese

Come in ogni città medievale, anche a Kotor ovviamente non possono certo mancare gli edifici di culto.

La cattolica Cattedrale di San Trifone è la più importante, e a seguire la duecentesca Collegiata di Santa Maria, dove sono conservate le reliquie della Beata Osanna di Cattaro, la francescana Chiesa di Santa Chiara e la piccola Chiesa di San Luka, inizialmente di culto cattolico ed in seguito concessa ai fedeli ortodossi. Ed infine la più recente, la Chiesa di San Nicola, che risale al 1900 ed è tipicamente ortodossa.

La Cattedrale di San Trifone è la più imponente della città.
Risalente al XII secolo, è stata più volte rimaneggiata a causa di distruzioni e terremoti, come dimostrano le due torri campanarie in stile barocco e risalenti alla seconda metà del 1600.
Gli interni sono in stile romanico con colonne in pietra rosa, ed è presente un bassorilievo considerato il maggior capolavoro di Kotor. Il piano superiore ospita un museo di arte sacra con dipinti, abiti sacri e una croce in legno del tardo Duecento.

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Chiese di Kotor
Chiese di Kotor
Chiese di Kotor
Chiese di Kotor
Chiese di Kotor
Chiese di Kotor
Chiese di Kotor
Chiese di Kotor

Museo marittimo del Montenegro

Grazie alla sua posizione Kotor è stata per secoli un porto di importanza strategica, e la sua potenza navale è celebrata nel Museo marittimo del Montenegro.
All’interno dell’elegante Palazzo Grgurina si può trovare una collezione di modellini di nave, dipinti, uniformi, fotografie ed armi, ed anche la Fontana Karampana, che un tempo riforniva d’acqua potabile tutta la città.

Museo marittimo del Montenegro

Museo marittimo del Montenegro

Il museo dei gatti

Un’originalissima attrazione della città è il Museo del Gatto di Cattaro, consigliato agli amanti di questi graziosi felini ed in generale di oggettistica e stampe vintage.

Di cose da vedere a Kotor e dintorni ce ne sono tante, ma vi renderete subito conto che un posto speciale qui ce l’hanno i felini. Sono una vera e propria istituzione e gli è stato infatti proprio dedicato questo piccolo ma curioso museo.

SCOPRI DI PIÚ: leggi il mio post - Kotor, la città dei gatti -

I palazzi storici

Anche di palazzi ed edifici antichi ce ne sono per tutti i gusti!

Il Palazzo del Rettore, in stile tardo-gotico e costruito nel secolo XVII, che rinforza il lato occidentale della Piazza delle Armi e fa attualmente parte del lussuoso Hotel Cattaro.

Il Palazzo Ducale, eretto nel secolo XVIII insieme alla Torre della Guardia, esempio tipico di architettura militare e costruita esclusivamente per scopi bellici. Per la sua lunghezza, rappresenta quasi per intero la facciata ovest della città.

Il teatro di Napoleone, costruito nei primi anni del 1800 su richiesta delle forze di occupazione francesi.

Palozzo Beskuca, appartenente alla famigia Beskuca (cognome che tradotto significa “senza casa”). La leggenda vuole che il conte Jozo Beskuca disse di voler possedere cento palazzi per poter cambiare poi il proprio cognome in Stokuca (nella traduzione «cento case»), ma che non vi sia riuscito.

Palazzo Drago, costruito tra il 1300-1400 in pieno stile gotico e diviso in due ali: l’ala nord e l’ala sudovest. Il suo elemento decorativo più ricorrente è proprio il drago.

Se Kotor non ti bastasse

Ma Kotor non è soltanto mura e antiche chiese. 
Intorno alla cittadina infatti, lungo le rive di questo bellissimo fiordo del Montenegro, appena al di fuori delle Bocche di Cattaro, ci sono moltissime meraviglie da scoprire e da visitare: affascinanti grotte e tunnel scavati tra le montagne, piccole isole e pittoreschi borghi che sembrano usciti da un dipinto. 

Ma di tutto questo vi parlerò nel mio prossimo articolo!

Ti è piaciuto il mio articolo?
Ti piacerebbe trascorrere qualche giorno a Kotor per visitare la sua splendida baia e il suo centro storico?

Tags: ARCHAEOLOGY, CULTURE, ENTERTAINMENT, LIFESTYLE, URBAN
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Mentre cammini ti perdi con lo sguardo immaginandoti di immergerti tra le sue onde, soprattutto quando il sole ti picchia caldo e le gambe si fanno pesanti per i chilometri già percorsi. 
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Decidi che quei chilometri in più, quei passi da aggiungere ai migliaia già fatti, il tempo che dedicherai e che ti ritarderà sulla tabella di marcia sono il prezzo che scegli di pagare per godere da vicino di quello spettacolo.

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Scorci di Valsesia... 💚❄ Uno dei pittoreschi Scorci di Valsesia... 💚❄

Uno dei pittoreschi ponticelli di Rassa, nella Valle dei Tremendi, ritagli di Alagna Valsesia e un muro di stalattiti di ghiaccio. 

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Clipping of Valsesia ... 💚❄ 

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Walser Houses of Pedemonte, near Alagna, in Valsesia. 

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