- La Seu
– La Fuente del Turia
– La Cattedrale e il Miguelete - Il Barrio del Carmen
– Il Mercato Centrale
– La Lonja de la Seda
– Le Torri di Serranos - Sapori di Valencia
- Molto di più
Camminare per la Ciutat Vella di Valencia è una di quelle esperienze di viaggio che lasciano il segno.
Immergendosi infatti nel cuore urbano di questa splendida città spagnola, e gustandone i sapori e le panoramiche dai suoi monumenti principali, si riescono ad percepire veramente il suo calore, le sue tradizioni e la sua multi etnicità.
Durante il giorno respiri una costante aria di festa, e passeggiare di notte è piacevole e non è assolutamente rischioso. Anzi, percepisco una forte sensazione di tranquillità e sicurezza in generale.
Le voci nelle strade parlano mille lingue differenti, e le età si mescolano indistintamente. Il sorriso e la simpatia caratterizzano il popolo spagnolo, la lingua è musica per le mie orecchie, i colori dei suoi edifici ed il cibo danno sempre quei tocchi sensoriali in più che non guastano mai.
E quindi eccomi qua, ancora una volta, a passeggiare lungo le suggestive strade della Ciutat Vella, città vecchia in italiano, la parte antica e più storica di una delle più belle città della Spagna.
Partiamo quindi insieme alla scoperta del bellissimo centro storico valenciano.
La Seu
Ho sempre pensato che La Seu sia il punto ideale da dove partire per una passeggiata nella Ciutat Vella.
Si tratta di un piccola zona, centralissima e molto vivace. Ospita la duecentesca Cattedrale dell’Assunzione di Nostra Signora dal cui campanile, il Miguelete, raggiungibile tramite scale a chiocciola, è possibile avere un’ampia e suggestiva vista sulla città.
Qui, a Plaza de la Virgen, si trovano l’affascinante Fuente del Turia e anche diversi bar con tavolini all’aperto dove poter gustare tapas e bere qualcosa di tipico. Nelle vicinanze, Carrer dels Cavallers è ricca di bar affollati e negozietti, mentre Carrer de la Pau è fiancheggiata da boutique di moda esclusive.
La Fuente del Turia
Denominata Fuente de las Ocho Acequias del Turia è la bellissima fontana in bronzo realizzata dallo scultore Manuel Silvestre Montesinos che si trova a Plaza de la Virgen.
Dal grande valore storico, è stata inaugurata nel 1976, ed è composta da un uomo con barba che simboleggia il fiume Turia prima della terribile inondazione del 1957 che ha causato 80 morti e innumerevoli danni. Dopo la tragedia il fiume si è seccato ed ora al suo posto c’è un giardino.
L’uomo può essere paragonato anche al dio Nettuno, tanto che la fontana viene chiamata anche Fuente de Neptuno.
Intorno a lui si trovano le figure di otto giovani donne intente a riempire delle anfore. Esse personificano i canali di irrigazione del fiume, i cui nomi si possono trovare alla base di ognuna: Benager, Faitanar, Favara, Mestalla, Mislata, Rascanya, Rovella, Quart e Tormos.
La Cattedrale e il Miguelete
La Cattedrale, più conosciuta come La Seu de Valencia, è stata consacrata nel 1238 dal primo vescovo di Valencia dopo la riconquista contro gli Arabi.
È una chiesa di stile gotico valenciano. Il sito era luogo di culto già in epoca romana con un tempio dedicato a Giove, e uno degli elementi più importanti è il suo campanile, ultimato nel 1425, conosciuto come Torre del Miguelete, o Torre del Micalet, dal nome della grande campana che ne scandisce le ore.
Con il suo puro stile gotico ed i 50 mt di altezza è ben visibile da tutte le strade che portano alla Plaza de la Reina.
Piccole curiosità: lo sapevi che un calice che viene ritenuto da molti il Santo Graal si trova proprio nella Cattedrale di Valencia?
Alcuni documenti e studi archeologici portano infatti a credere che il Graal di Valencia sia proprio quello usato da Gesù durante l’ultima cena. È una coppa di agata lucida di origine orientale. La tradizione vuole che, dopo l’ultima cena, San Pietro stesso l’abbia portata a Roma e i papi che gli succedettero l’abbiano tenuta lì fino a San Sisto II. Questi poi sembra aver inviato la reliquia a Huesca, in Spagna, e che durante l’invasione musulmana il calice sia stato nascosto nei Pirenei, fino ad essere poi portato da Alfonso il Magnanimo nel palazzo di Valencia.
Oggi è visibile nella Cappella del Santo Calice.
Sempre nella Cattedrale si trova il Museo, il quale può esporre fino a 90 opere di stili diversi: gotico, rinascimentale, manierista.
E soprattutto, per gli amanti delle viste panoramica, non c’è niente di meglio della salita al Miguelete.
Per raggiungere la cima bisogna salire “soltanto” 207 gradini.
Il Barrio del Carmen
Passeggiare lungo i vicoli del Barrio del Carmen è uno di quei piaceri a cui non dovresti rinunciare.
Questo quartiere millenario sviluppatosi fra due muraglie, quella musulmana e quella cristiana, ti accoglie nelle sue strade labirintiche piene di storia, edifici, buon cibo, divertimenti e leggende.
Deve il suo nome alla chiesa e al convento del Carmen Calzado, oltre che alla piazza adiacente. I suoi resti medievali più emblematici sono le Torri di Serranos e le Torri di Quart, e appena varcate queste porte, ti ritrovi in un labirinto di variopinti vicoli lastricati che nascondono un’infinità di segreti e scorci suggestivi.
E’ un’area antica, con aspetti vintage ed allo stesso tempo ricca di elementi moderni, e nella quale si respira una sorta di aria bohémien, grazie all’arte di strada e ai numerosi musei d’avanguardia.
Nelle sue vie che scendono dagli antichi arrabales (quartieri periferici) la vita ferve ad ogni ora della giornata.
La mattina si popola il famoso Mercato di Mossén Sorell, che propone un’ampia offerta di prodotti tipici, durante il giorno i bar all’aperto si riempiono gradualmente di turisti affamati di tapas e paella, ed al calare del sole inizia ad animarsi le varie piazzette tra le quali Plaza del Tossal, con i suoi ristoranti e pub.
Il Mercato Centrale
Ad un certo punto, in Plaza Ciudad de Brujas, ti si apre davanti lo scenario del Mercato Centrale, una grande costruzione che mescola nella sua facciata azulejos e vetro in una moltitudine di colori.
Per gli amanti della gastronomia e i prodotti freschi il Mercato Centrale di Valencia è veramente un paradiso!
E’ il più grande mercato di prodotti freschi d’Europa, una gigantesca dispensa di frutta di ogni tipo con tutto il gusto e l’odore del Mediterraneo.
Si trova in uno degli edifici modernisti più emblematici e simbolici della città. Ha una superficie di oltre 8.000 m², ed è ricco di decorazioni che ricordano i prodotti del frutteto e dei giardini della città. La sua struttura in colonne in ferro ricorda la Torre Eiffel, e le piastrelle e vetrate la rendono un’attrazione architettonica da non perdere.
Conta più di 1.200 bancarelle in cui poter comprare frutta e verdura fresca, formaggi, salumi, carne, pesce e frutti di mare, anguille vive, spezie e frutta secca, e naturalmente souvenir di pregio artistico ed artigianale. Se la tua intenzione non è quella di acquistare, puoi anche solo fare un salto per assaggiare la qualità dei prodotti, unendo magari qualche tapas con il meglio che dell’offerta giornaliera.
La Lonja de la Seda
La Lonja de la Seda (Borsa della Seta), è uno degli edifici più caratteristici della città, oltre che essere uno dei più famosi monumenti appartenenti al gotico civile in Europa. Dal 4 giugno del 1931 è considerato Monumento Storico Artistico Nazionale e fa parte dal 5 dicembre 1996 Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Chiamata anche Lonja de Mercaderes (Borsa dei Mercanti) si trova davanti al Mercato Centrale ed occupa una superficie rettangolare la cui area è di circa 2.000 m².
Le Torri di Serranos
Le Torri di Serranos si ergono al confine del Barrio del Carmen e nascono nel 1392 come edificio difensivo di uno degli accessi più trafficati dell’antica Valencia.
Nel 1865 vengono demolite le mura al loro intorno. Dal 1586 fino al 1887 vengono utilizzate come carcere per i nobili. In seguito, la parte posteriore delle Torri viene scoperta e dalla Plaza de los Fueros si possono vedere cinque sale con archi acuti e volte nervate.
Sono un magnifico esempio di architettura gotica.
Durante la loro storia sono state utilizzate sia a scopo difensivo che come archi di trionfo, o da simboli legati ad eventi e festività cittadine, come la festa delle Fallas.
Sapori di Valencia
Non si può andare a Valencia e non gustare la sua fantastica paella!
Imitata (anche male a dire il vero) in molte parti del mondo, ma sicuramente un piatto tipico dal sapore particolare ed unico.
Pochi ingredienti, intercambiabili o combinabili a piacere, ma mescolati con tutta la cura ed i segreti di una gelosa ed esclusiva tradizione.
E’ un primo piatto della cucina spagnola a base di riso, zafferano, frutti di mare e/o aggiunta di carne. Una vera bontà, dal gusto e dal profumo indescrivibile originaria proprio della comunità valenciana, ma che si è poi diffusa in tutta la Spagna in tantissime varietà e ha preso popolarità nel bacino del Mar Mediterraneo e nell’America Latina.
La sua particolarità è quella di essere cotta nella tipica padella, la paellera, da cui prende il nome.
Oltre alla paella ci sono altre piccole chicche da gustare camminando nelle vie della Ciutat Vella.
Tra una visita e l’altra infatti quale miglior occasione per degustare una Agua de Valencia (in valenciano Aigua de València), un cocktail a base di cava o champagne, succo d’arancia, vodka e gin. Generalmente servito in una caraffa di varie dimensioni viene consumato in grandi bicchieri da cocktail.
Oppure per assaggiare una horchata, magari nella piccola Plaza Redonda, uno dei luoghi più conosciuti e interessanti di Valencia. che si trova vicino a Plaza de la Reina.
L’horchata de chufa (orzata di cipero) è una bevanda rinfrescante preparata con acqua, zucchero e con il latte del tubercolo ipogeo che caratterizza le radici di una pianta, il Cyperus esculentus, diffusa nella piana di Valencia. E’ in poche parole un latte vegetale con un alto tasso energetico, un elevato contenuto di grassi insaturi, carboidrati e proteine, nonché sali minerali e vitamine.
Si serve fresca, a volte gelata o in forma di granita.
La sua diffusione nella Spagna sudorientale è da ricondursi alla presenza degli Arabi a Valencia dal secolo VIII al XI.
Molto di più
Ma non c’è soltanto la Ciutat Vella.
Oltre al suo magnifico centro storico Valencia è infatti in grado di offrire molto di più.
Se ti allunghi verso il mare puoi trovare la famosissima Città delle Arti e della Scienza ed a suo interno il Parco oceanografico.
Queste due splendide strutture si trovano nella zona nella quale scorreva il fiume Turia.
La Città delle Arti e delle Scienze copre una superficie di 350.000 m².
Progettata dagli architetti Santiago Calatrava e Félix Candela, è un esempio di architettura imponente. Grazie alle sue qualità costruttive d’avanguardia ed alla perfetta miscela degli elementi architettonici, si crea una perfetta armonia che lega la tradizione mediterranea del mare con la luce attraverso giochi di colori che si creano tra l’azzurro dei grandi stagni d’acqua a cielo aperto ed il bianco del cemento.
Il Parco oceanografico è uno dei più grandi acquari d’Europa con istallazioni sia all’aperto che sottoterra. Un parco oceanografico posto su di una superficie di 110.000 m². Al suo interno sono rappresentati tutti i differenti habitat marini di mari e oceani grazie alla presenza di più di 40.000 specie diverse.
Al di là della bellezza e varietà delle specie marine ed animali che si possono ammirare, rimarrete sicuramente impressionati dalla cura al dettaglio con la quale questa struttura è stata realizzata, e dalla passione con la quale viene mantenuta in funzionamento.
Se hai ancora tempo quindi dopo aver passeggiato nella Ciutat Vella fai un salto anche qui, ne varrà veramente la pena!
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