- Il Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero
- Le escursioni in Alpe Devero
- Il misterioso e leggendario lago delle Streghe
– Una storia di montagna, la leggenda del lago delle Streghe
– La protettrice del lago - Il lago di Devero
- Informazioni utili
– Si può dormire all’Alpe Devero?
– Come arrivare all’Alpe Devero
– Cosa vedere nelle vicinanze - Galleria fotografica
Voglia di una bella gita fuoriporta in montagna? L’Alpe Devero è il posto che fa per te!
E’ una valle situata a 1650 metri di quota, un gioiello verdissimo incastonato tra le cime montagnose delle Alpi Lepontine, nel Piemonte nord-occidentale. E’ il luogo perfetto per una passeggiata in famiglia e per chi ama camminare nella natura e godere delle bellezze che la montagna può offrire.
In Alpe Devero il paesaggio montano fatto di verdi prati, boschi e laghi incontra una simbiosi perfetta con le tracce della presenza umana. Una presenza umana secolare, rappresentata da splendide baite e dimore rimesse a nuovo localizzate qua e là lungo eleganti ponticelli e mulattiere lastricate.
Tutti elementi che si fondono con la natura e valorizzano i segni tangibili del passato, accompagnando il tutto con i gustosi profumi delle eccellenze casearie della zona, tra le quali spiccano gli yogurt ed il celebre formaggio Bettelmatt.
Ritagli di Alpe Devero
Frequento questa vallata fin da bambino ma ogni volta che mi affaccio sulla piana dell’Alpe Devero rimango sempre colpito dalla bellezza e dalla tranquillità del suo paesaggio, il quale è in grado di offrire in ogni stagione scorci fotografici spettacolari.
A cornice dei verdi prati fioriti, dei boschi di larici e abeti, dei gruppetti di baite di pietra e legno e del torrente che scorre placido nel sottobosco di rododendri, si alzano i massicci del Cervandone (3211 m), della Punta della Rossa (2888 m) e del pizzo Crampiolo (2776 m).
In primavera ed estate la vallata offre bellissime e luminose sfaccettature piene di dettagli, in autunno si colora di rosso, ocra ed arancione, mentre durante l’inverno la coltre bianca della neve la avvolge in una sorta di magica atmosfera incantata.
L’Alpe Devero è inserita all’interno del Parco Naturale Veglia-Devero, e gran parte del suo territorio è sottoposto a tutela ambientale che ne protegge e preserva l’incontaminata bellezza.
Il Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero
L’attuale area naturalistica che comprende l’Alpe Devero si estende per 8539 ettari tra i comuni montani di Varzo, Trasquera, Crodo e Baceno, e si sviluppa altitudinalmente tra i 1600 e i 3553 metri di quota.
Il parco è stato istituito nel 1995, unendo il Parco Naturale dell’Alpe Veglia e il Parco Naturale dell’Alpe Devero, con l’obiettivo di proteggere e tutelare le due vallate alpine.
E’ caratterizzato da un ambiente naturale formato da ampi pascoli contornati da lariceti, e da un fitto sottobosco di rododendri, piante di mirtilli e specie botaniche tipicamente alpine come il ranuncolo glaciale, le silene, il crisantemo alpino, l’astro alpino ed il genepì.
Si possono avvistare anche molti animali: camosci, cervi e caprioli, stambecchi, cinghiali, marmotte, lepri, pernici bianche, aquile reali, fagiani di monte, volpi e ultimamente anche qualche lupo.
Alcune piante e fiori montani dell’Alpe Devero
Le escursioni in Alpe Devero
L’Alpe Devero offre numerose escursioni e percorsi di trekking sia invernali che estivi, di diversa difficoltà e lunghezza. Non mancano anche i percorsi per mountain bike e down hill. Personalmente adoro visitarla in qualsiasi stagione dell’anno, ed in inverno si può anche sciare grazie agli impianti situati nel villaggio di Devero, a inizio valle.
Se vi piace camminare i vari sentieri si diramano verso molte valli vicine: la Val Formazza e la Valle Antigorio, la Val Buscagna e l’Alpe Veglia, o verso le vie d’arrampicata che si trovano sul Cervandone e la Punta Rossa.
Ognuna di queste escursioni vi porta alla scoperta di angoli di natura incontaminata, verdi pascoli puntinati di mucche e cavalli, alpeggi e laghi alpini dalle acque cristalline.
Ed in questo mio articolo ho scelto proprio di parlare di due di questi percorsi, un molto facile e uno di media difficoltà. Conducono entrambi a due laghi simbolo di questa vallata, il lago delle Streghe e il lago del Devero.
Il misterioso e leggendario lago delle Streghe
E’ una passeggiata facile che permette di scoprire un angolo imperdibile di questa vallata, il piccolo ma suggestivo lago delle Streghe. Un luogo dove natura e leggende si intrecciano in un affascinante connubio sapientemente contornato dalla mano dell’uomo.
Lasciandosi alle spalle i parcheggi ed il centro abitato si supera il seicentesco Oratorio di San Bartolomeo e si prosegue lungo la distesa della Piana di Devero. In prossimità della Borgata Cantone bisogna tenere la destra ed imboccare una bellissima mulattiera lastricata che prende quota a poco a poco immergendosi nella frescura e nella bellezza del bosco.
Dopo circa 30 minuti di cammino si prosegue in falso piano fino al borgo di Crampiolo (1767 metri s.l.m.).
Una volta attraversato il paesino e raggiunto il ponticello di legno si svolta a sinistra lungo un sentiero che sale tra piante di mirtilli, rododendri e ginepri. Superata una collina vi troverete finalmente di fronte alla bellezza del laghetto delle Streghe.
Vi è anche un sentiero alternativo, chiamato Sentiero invernale. Si inerpica tra i boschi e piccoli nuclei di baite ristrutturate, e permette di raggiungere il lago dall’altro lato della vallata senza entrare in Crampiolo.
Il tempo di percorrenza totale è di circa 45 minuti e la lunghezza di circa 2,5km circa (solo andata).
Il lago delle Streghe
Una storia di montagna, la leggenda del lago delle Streghe
Così come tanti laghi e laghetti europei anche questo è avvolto da un alone di mistero e magia, e il suo nome infatti non è casuale.
E’ una breve storia che fa da cornice a questo bellissimo laghetto dalle acque color smeraldo circondato da larici ed incastonato tra le cime dei monti.
Soprattutto in autunno, quando le foglie si colorano dei colori del foliage e l’aria si fa più fredda, diventa veramente una meraviglia.
Tanto tempo fa vivevano in Alpe Devero due giovani innamorati.
Dopo un iniziale periodo felice, l’uomo incomincia a rivolgere le proprie attenzioni verso un’altra ragazza della valle, ed il legame sentimentale con la sua compagna inizia ad affievolirsi lentamente ed inesorabilmente.
Delusa e amareggiata, quest’ultima inizia a trascorrere le sue giornate tra lacrime e pianti, e proprio durante un pomeriggio di disperazione incontra un’anziana signora seduta su una roccia.
La strana vecchina, intenta a filare seduta su di un masso a lato del sentiero, le rivela di essere una strega. Le due donne iniziano così a parlare ed in breve la ragazza le confida le proprie pene amorose, chiedendole consiglio ed un incantesimo cha la possa aiutare.
La storia racconta che alla bella giovane parve di diventare trasparente come l’acqua tanto era profondo lo sguardo della vecchia signora dentro la sua anima.
La vecchina, una volta aver ascoltato la giovane donna le dice: “Ti posso aiutare ad uscire dalla tua maledizione amorosa, ma devi promettermi che quando saremo nella grotta dovrai guardare dentro le due pozze d’acqua che si apriranno ai tuoi piedi”.
La ragazza, sebbene confusa ed impaurita, acconsente e la segue in un antro tra le rocce della montagna dove vi sono altre streghe intente a tessere.
Guardando nella prima pozza d’acqua, la ragazza riconosce i lineamenti del suo amato nel pieno della sua giovinezza. A questa visione però seguono quasi subito altre immagini dell’uomo sempre più vecchio fino a che compare un cadavere.
Sebbene spaventata e turbata da quella visione, la giovane decide di guardare nella seconda pozza, nella quale vede riflesso un giovane altrettanto bello e sorridente ma che non svanisce né si sciupa.
A quel punto, la vecchina esclama: “Queste sono le due tipologie d’amore, quello bello ma fugace, tipico del mondo degli umani, e quello eterno, esclusivo delle divinità. A quale dei due mondi vuoi appartenere?”
La ragazza allora, non senza esitazione, indica quello divino e magico, diventando così parte del mondo stregato. Improvvisamente allora la grotta viene spazzata via per incanto e la pozza si ingrossa di acqua fino a formare un grande lago.
Un lago che da quel giorno è conosciuto da tutti come il lago delle Streghe.
La protettrice del lago
Oltre alla “protettrici” magiche il laghetto ne ha anche una religiosa. Una piccola statuetta della Madonna veglia infatti sul lago e i suoi visitatori.
E’ stata posata inizialmente nel 1973 sul fondo del lago dal sub Passamani Luciano ed ora si trova in una piccola cappella di pietra situata vicino alle riva.
Il lago di Devero
Si tratta di uno dei percorsi più classici del parco.
Il lago di Devero o Codelago (dal dialetto piemontese ossolano lac d’co d’lag, che significa lago in capo al lago) è un lago artificiale situato a 1856 m s.l.m. caratterizzato da una grande diga realizzata per la produzione di energia idroelettrica.
La diga è stata costruita in due fasi tra il 1908 ed il 1912 e tra il 1921 ed il 1924. Sono presenti due sbarramenti (diga est e diga ovest) per un invaso complessivo di 16 milioni di metri cubi d’acqua.
Circondato da vasti boschi di larici, è meta turistica sia in estate che in inverno, quando è possibile attraversarlo con ai piedi le ciaspole o gli sci da fondo.
Il lago di Devero
Così come per la precedente escursione ci si lascia alle spalle i parcheggi ed il centro abitato e si prosegue lungo la distesa della Piana di Devero.
Si prosegue in direzione Crampiolo, raggiungendo quindi questo caratteristico paesino oggetto negli ultimi anni di numerosi interventi di restauro degli edifici in pietra e legno. Davanti alla chiesa di Crampiolo si prosegue diritti e si attraversa il torrente Devero. A questo punto si gira a destra e si cammina lungo la pista lastricata che sale fino alla diga grande del lago di Devero o Codelago.
Dalla diga il sentiero corre sempre a mezza costa tagliando ripidi pendii detritici ai piedi del Pizzo Fizzi.
Il sentiero a metà lago si abbassa, oltrepassa una bellissima radura e raggiunge il ponte sul Rio di Valdeserta. A questo punto prosegue fino ad un tratto piuttosto esposto ma protetto con corde d’acciaio, ed alla fine della barriera inizia a scendere ripido per riportarsi sul bordo del lago.
Il giro intorno al lago continua attraversando il Rio di Pianboglio grazie ad un ponticello di legno fino ad un altro ponticello sul Rio della Satta e risalendo infine ripido fino a incrociare la pista d’alpeggio che conduce di nuovo a Crampiolo.
Il tempo di percorrenza totale è di circa 1 ora e 30 minuti per raggiungere il lago (sola andata), mentre per percorrerlo nella sua circonferenza è necessario aggiungere almeno un’altra ora.
Informazioni utili
Si può dormire all’Alpe Devero?
La risposta è sì, si può dormire in Alpe Devero, dato che vi sono strutture di diverse tipologie e fasce di prezzo tra le quali scegliere.
Ve ne sono di più economiche o più esclusive, e vi è la possibilità anche di alloggiare in appartamento.
Per informazioni su tutte queste strutture e i posti di ristoro in valle vi indico questo sito di riferimento:
Non perdetevi inoltre l’occasione di assaggiare gli yogurt o i formaggi locali mentre ammirate il paesaggio!
Come arrivare all’Alpe Devero
L’Alpe Devero si trova vicino al confine con la Svizzera.
Per arrivarci in auto bisogna percorrere la Autostrada A26 in direzione Gravellona Toce, dopodiché la SS del Sempione passando per Domodossola sino all’uscita per Crodo. Proseguire poi per Baceno, in Valle Antigorio, e lì svoltare sulla strada comunale fino a Devero.
In treno si può arrivare fino alla stazione ferroviaria di Domodossola per poi proseguire in autobus fino a Baceno.
Gli orari dei bus sono visibili sul sito www.vcotrasporti.it.
Durante l’estate da Baceno si può prendere infine il bus navetta per il Devero che ferma a Croveo, Goglio e ai parcheggi.
La circolazione in auto è vietata in tutta la valle pertanto dovrete lasciarla nei vari parcheggi a pagamento. In alcuni giorni particolarmente trafficati sarete costretti a parcheggiare lungo i tornanti e fare un pezzo a piedi per raggiungere l’inizio della valle.
Cosa vedere nelle vicinanze
L’area geografica in cui si trova la valle è situata proprio nel cuore delle Alpi Lepontine.
Nella valle confinante, la Valle Antigorio, si trovano gli Orridi di Uriezzo, mentre proseguendo verso la Val Formazza è possibile arrivare fino alla bellissima Cascata del Toce.
Qualora si voglia inoltre visitare la zona circostante, a poca distanza si trovano alcune delle perle urbane delle montagne ossolane, Domodossola, Macugnaga e Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo.
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